È già stato ribattezzato “mini-maxiemendamento” quello che l’esecutivo ha presentato nel pomeriggio di mercoledì 4 dicembre alla commissione Bilancio del Senato, nell’ambito dell’iter legislativo della manovra economica. Una serie di provvedimenti che vanno a correggere alcuni dei temi più divisivi per la maggioranza di governo: su tutti, plastic e robin tax e tassazione per le auto aziendali.

Ecco le novità:

Plastic tax – Dopo le proteste dei produttori di bevande analcoliche e i moniti della Coldiretti sulle possibili perdite della filiera agroalimentare, l’esecutivo ha deciso di fare dietrofront sulla tassa che colpirà gli imballaggi in plastica. Previsto un dimezzamento dell’imposta, da 1 euro a 50 centesimi, senza nessuna applicazione per materiali che provengono dal riciclo, dispositivi medici e confezioni di plastica che contengono preparati medicinali. Parzialmente soddisfatta di questa modifica Italia Viva, il partito di Matteo Renzi, che ha promesso però un sub-emendamento per abrogare completamente le tasse su plastica e zucchero.

Robin tax – L’emendamento prevede un aumento del 3 per cento sul pagamento dell’Ires (Imposta sul reddito delle società) dei concessionari pubblici. L’incremento, che in un primo momento doveva essere del 2 per cento, riguarderà i concessionari pubblici di autostrade, porti, aeroporti, ferrovie, acque minerali e telecomunicazioni. La tassa sarà applicata nei periodi di imposta del 2019, 2020 e 2021. Oltre a Italia Viva, tra le voci più critiche verso questo passaggio della manovra c’è stata quella del governatore della Liguria Giovanni Toti, che ha segnalato come i costi delle tasse sulla logistica ricadranno sugli utenti finali e sulla filiera dell’export, che «vedrà diminuire la sua competitività» rispetto ai concorrenti esteri.

Auto aziendali – Quasi azzerata la tassa sulle auto aziendali, che verrà applicata solo sulle nuove vetture immatricolate da luglio 2020.  Il fringe benefit, cioè la retribuzione corrisposta dalle aziende al personale direttivo sotto forma di beni e servizi (come appunto le automobili) viene ridotto sulla base di quattro categorie di inquinamento dei mezzi. I mezzi in fringe benefit entreranno nel reddito per il 25 per cento per le auto più ecologiche (fino a 60 grammi per km di Co2), per il 30 per cento per emissioni tra 60 e 160 g/km, per il 40 per cento (che sale al 50 nel 2021) tra 160 e 190 g/km e al 50 per cento (che sale al 60 nel 2021) per quelle che superano questo valore.

Carburanti – Prevista una clausola di salvaguardia da oltre tre miliardi in tre anni, con aumenti delle accise dei carburanti a partire dal 2021 se non sarà sterilizzata. Critico il leader della Lega Matteo Salvini, che ha commentato un provvedimento che potrebbe alzare il costo di benzina e gasolio come «non molto intelligente».

Forze dell’ordine – Pronto lo stanziamento di 40 milioni di euro per la valorizzazione del corpo dei Vigili del fuoco e di 20 milioni per la Guardia di Finanza. Lo scopo: rafforzare infrastrutture e mezzi per ordine pubblico, finanziamenti e soccorso. Ridotta invece di 40 milioni la spesa destinata alla Centrale per la progettazione delle opere pubbliche.

Affitti – Saranno 150 milioni i fondi stanziati per il finanziamento a chi vive in affitto, divisi in tre tranche annuali da 50 milioni l’una.