La notte fonda ha portato consiglio in Senato: dopo ore di trattative la commissione Bilancio ha esaminato tutti gli emendamenti e gli ordini del giorno sulla manovra. Nella mattinata del 18 dicembre la commissione ha votato il mandato ai relatori a riferire in Aula: un passaggio necessario prima del voto dei senatori che dovrebbe svolgersi venerdì 22 dicembre. Infine, a dare l’ok entro la fine dell’anno, per evitare l’esercizio provvisorio, dovrà essere la Camera dei Deputati. Diverse le novità introdotte tra pensioni, Ponte sullo Stretto e violenza sulle donne.

Ponte e affitti brevi – La commissione ha approvato i quattro emendamenti sulla rimodulazione dei fondi sul Ponte dello Stretto. Parte dei soldi, come voleva il ministro Matteo Salvini, arriverà dal Fondo di Coesione, un fondo strutturale e di investimento dell’Unione Europea che favorisce infrastrutture e trasporti degli Stati membri. Sul tema affitti brevi, rimane invariata l’aliquota della cedolare secca al 21% per il primo immobile (battaglia che era stata portata avanti da Forza Italia): chi dà invece in locazione per brevi periodi quello che è il proprio secondo immobile vedrà questa tassa alzarsi fino al 26%. I Comuni più piccoli avranno tempo fino al 15 gennaio 2024 per adeguarsi a queste aliquote. Al via anche i fondi destinati alle regioni per le variazioni delle aliquote Irpef.

Pensioni e Sanità – Per quanto riguarda le contestate riduzioni delle pensioni, si è arrivati all’atteso compromesso per i medici: verranno esentati dal taglio i medici che matureranno i requisiti per la pensione di vecchiaia o per quella anticipata entro il 31 dicembre. Inoltre, il taglio viene ridotto di un 36esimo per ogni mese in più al lavoro: quindi, si azzererebbe con 3 anni di professione in più. Sparisce all’ultimo momento anche un altro emendamento che avrebbe esteso, a dirigenti medici e infermieri, la possibilità di prestare servizio fino a 72 anni: possibilità che per ora esiste per medici di base e pediatri. Sempre in ambito sanitario, sbloccati i fondi per il sequenziamento genetico delle malattie rare e i tumori. Luce verde anche per l’aumento della dotazione per il fondo Alzheimer: 4,9 milioni di euro per il 2024 e 15 milioni sia per il 2025 che per 2026.

Violenza sulle donne – Le opposizioni, di comune accordo, hanno deciso di utilizzare i fondi a loro disposizione, 40 milioni di euro, per contrasto alla violenza di genere. Applausi in aula dopo l’approvazione.

Superbonus – Nessuna proroga per il Superbonus. Soprattutto Forza Italia chiedeva che si desse la possibilità di concludere i lavori ai condomini che fossero già al 70% delle ristrutturazioni. Così invece, molti progetti avviati subiranno uno stop.

Smart Working e forze dell’ordine –  Prorogato fino al 31 marzo 2024 il lavoro agile per i soggetti fragili impiegati nel settore pubblico. In tema di risorse, invece, ce ne saranno di aggiuntive per le forze armate e le forze dell’ordine.

Borse di studio giovani africani – Cinque milioni l’anno da gennaio da destinare a borse di studio a favore dei giovani studenti dei Paesi africani. La misura punta a favorire l’ingresso nelle nostre università di ragazzi africani per formare al meglio la classe dirigente del futuro e favorire il dialogo e la diplomazia culturale. Un obiettivo che rientra nel piano Mattei del governo Meloni.