La Borsa di Milano festeggia con un +6% Mediaforeurope, il risultato della futura fusione tra Mediaset italiana e spagnola, votata dal Cda e che il 4 settembre sarà sul tavolo dell’assemblea degli azionisti. L’azienda avrà la sede legale in Olanda, la sede fiscale in Italia e le attività operative resteranno in Italia e Spagna.

I motivi della decisione – Una scelta, quindi, non legata a motivi fiscali ma piuttosto a dinamiche interne al consiglio d’amministrazione. Vivendi è diventato un secondo azionista potente e inizia a fare concorrenza a Fininvest, primo azionista con il 44%. Dietro l’idea, sponsorizzata da Pier Silvio Berlusconi, di un’alleanza tra le tv generaliste europee, c’è anche un’opportunità importante per la famiglia Berlusconi. Per organizzare la fusione tra i due rami di Mediaset si dovrebbe infatti costituire una nuova società olandese. La giurisdizione, che sarà quindi quella di Amsterdam, prevede un meccanismo di voto basato sull’anzianità aziendale: la special vote sharing ridarà a Fininvest un potere maggiore nei confronti di Vivendi. «Abbiamo il desiderio di una nuova casa per un broadcaster paneuropeo, nessuna delocalizzazione. Sede in Olanda perché lì le regole fanno sì che una società che affronta un cambiamento possa avere una stabilità di azionariato», ha dichiarato Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato.

Alleanza europea – La fusione, che avrebbe un impatto positivo anche sui costi, è da inquadrare all’interno del progetto berlusconiano di costruire un’alleanza di reti europee. L’acquisto del 20% della tedesca Prosieben era stato il primo step. «Da un’eccellenza italiana parte una sfida europea. Mediaset è italiana e si lancia verso una nuova avventura internazionale», ha detto l’ad, che ha smentito di temere le pay tv online come Netflix.

Le Borse – La nuova società sarà quotata sia a Milano che a Madrid. Intanto questa mattina il titolo ha corso a due velocità opposte: a Milano Mediaset ha conquistato il 6%, mentre il titolo spagnolo è sceso del 4,3%.