Il segno più resta, ma la frenata c’è. L’Associazione dei costruttori europei di automobili ha rilasciato i dati sul mercato dell’auto per il mese di ottobre. Negli ultimi trenta giorni nei 28 Paesi dell’Unione Europea più Islanda, Norvegia e Svizzera sono state immatricolate 1.144.109 auto che rappresentano un + 2,7 per cento rispetto all’ottobre del 2014. Nel complesso nei primi dieci mesi del 2015 sono stati venduti 11.926.134 veicoli con un + 8,2 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il segnale è positivo, ma lo stop resta. A settembre il mercato aveva segnato un + 9,8 per cento rispetto al settembre del 2014 mostrando andamenti positivi per tutta l’area europea. Per il Centro Studi Promotor, che si occupa di studi e rilevazioni nel settore automobilistico, il rallentamento di ottobre è solo «un incidente di percorso» nella ripresa che da 26 mesi sta permettendo al mercato europeo di riprendere fiato.
Le cause di questa bassa crescita arrivano da lontano. Per Promotor a frenare sono stati i Paesi più grandi, soprattutto il Regno Unito che per la prima volta in 43 mesi ha chiuso con un meno 1,1 per cento. Male anche la Germania (+1,1) e la Francia (+1).
A tenere alto l’indice sono stati altri due Paesi, l’Itala con un + 8,6 per cento e la Spagna (+ 5,2 per cento). Secondo Romano Valente, direttore generale di Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, «l’Italia in questo contesto sta beneficiando di una certa ripresa economica ed anche del confronto con la fase finale della depressione del mercato. È un momento di grande opportunità di intervento sulla gran parte del parco circolante anziano, per accelerare il rinnovo di quei 9,5 milioni di vetture ante Euro 3, soprattutto in ottica di sicurezza ed emissioni».
I dati di ottobre non spaventano comunque gli analisti. L’obiettivo delle case automobilistiche è di chiudere il 2015 con oltre 14 milioni di vetture immatricolate che rappresenterebbe il segno di un mercato totalmente ripreso e in linea con quelli asiatici e americani. La soglia dovrebbe essere raggiunta se anche novembre e dicembre si chiuderanno con il segno più.
Vincitori e vinti
L’andamento positivo fa comunque ben sperare per tutto il comparto, a partire dalla Fiat. A beneficiare del nuovo boom è stata soprattutto FCA. Nel mese appena concluso la casa di Torino ha immatricolato in Europa 70.556 auto con un + 7,7 per cento rispetto all’ottobre del 2014. Il dato più significativo però è quello legato alle immatricolazioni nei primi dieci mesi del 2015 che rispetto allo stesso periodo dello scorso anno hanno visto un aumento del 12,9 per cento.
Chi non sorride è Volkswagen. La casa di Wolfsburg nel bel mezzo dello scandalo legato alle emissioni ha visto un crollo delle immatricolazioni dello 0,8 per cento con 288.221 auto acquistate. Il gruppo tedesco riesce comunque ad attutire il colpo dato che ottobre è il primo mese a segno negativo. Nei primi mesi del 2015, infatti, il gruppo ha visto aumentare le vendite del 6,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2014.
Alberto Bellotto