Su 100 banconote false che circolano in Europa, più di una su cinque può essere in tasca a un italiano. È quanto emerge dal report annuale della Banca centrale europea (Bce) che monitora le contraffazioni monetarie. I biglietti ritirati dal nostro Paese nel 2024 – la cui falsità è stata riconosciuta dalla Banca d’Italia – sono stati 121.111: il 21,9% del totale. Rispetto al 2023 si registra un aumento del 15,7% (erano 104.669), mentre in confronto al 2022 la cifra è quasi raddoppiata (+96,5%).

I dati – La Bce ha ritirato complessivamente 554mila banconote false, un dato in crescita se paragonato al 2023, quando i biglietti contraffatti erano stati  467mila. Rispetto al passato si tratta comunque di una quota modesta, con un rapporto di 18 falsi per ogni milione di banconote autentiche. Nei primi anni dopo l’introduzione dell’euro si erano raggiunte le 62 contraffazioni ogni milione nel 2004, mentre il picco di 64 era stato registrato nel 2009. Nel report è inoltre evidenziato che la possibilità di entrare in possesso di un esemplare falso è in diminuzione anche perché il loro numero è molto contenuto rispetto al totale delle banconote autentiche in circolazione. tagli più falsificati sono quelli da 20 e 50 euro – rispettivamente 56.083 e 49.190 biglietti ritirati –  pari nell’insieme al 79,6% delle banconote contraffatte. Sul terzo gradino si trovano i 100 euro con 7.255 pezzi revocati. Le banconote meno contraffatte sono quelle da 500 euro, anche perché dal 2019 non vengono più emesse: 218 falsi per un valore di 109.000 euro. Il valore totale del contante ritirato dalla circolazione è stato di oltre 2,2 milioni di euro. Il 97,8% dei falsi è stato rinvenuto in paesi dell’area euro, mentre l’1,3% proviene da Stati membri dell’Unione europea non appartenenti alla Zona Euro e lo 0,9% da altre regioni del mondo.

Riconoscere i falsi – Come suggerisce la Bce, il metodo più efficace per verificare l’autenticità di una banconota si basa su tre parole chiave: toccare, guardare e muovere. Per quanto riguarda il primo aspetto, i biglietti sono realizzati attraverso speciali tecniche di stampa che mettono in rilievo alcuni elementi tra cui la cifra, i margini e l’immagine. Il secondo passaggio prevede di osservare la banconota in controluce. In questo modo diventano visibili una filigrana e una finestra con il ritratto della figura mitologica greca Europa, e al centro il filo di sicurezza. Muovendo il contante infine, la striscia argentata sulla destra rivela il ritratto di Europa e il numero verde smeraldo produce l’effetto di una luce che si sposta in senso verticale.

Cosa fare con una banconota sospetta – Se una banconota appare sospetta può essere confrontata accostandola a un’altra autentica. Nel caso in cui rimangano dei dubbi è possibile contattare la Banca d’Italia, che mette a disposizione un servizio di verifica dell’autenticità delle banconote. Sotto quest’aspetto è inoltre importante seguire un’altra direttiva dell’istituto nazionale: «Chiunque abbia dubbi sull’autenticità di una banconota in suo possesso non deve tentare di spenderla perché commetterebbe un reato, ma deve farla esaminare da addetti agli sportelli delle banche, degli uffici postali o delle Filiali della Banca d’Italia». I biglietti sospetti sono sono poi controllati dal Centro Nazionale di Analisi (Cna) delle falsificazioni delle Banca d’Italia, che ne accerta definitivamente l’autenticità o la falsità. Al termine della verifica, come spiegato sul sito della Banca d’Italia, ci sono due possibilità: «Se la banconota risulta autentica il cittadino viene rimborsato del valore corrispondente con un bonifico o, in alternativa, con un vaglia cambiario della Banca d’Italia emesso a suo nome. Se è falsa, non riceverà alcun rimborso».