Erano attesi con ansia dagli investitori di tutto il mondo. I numeri della trimestrale di Nvidia hanno toccato un picco record: i profitti sono raddoppiati a oltre 19 miliardi di dollari e il fatturato ha segnato un +94% sull’anno precedente.
L’avanzata dell’IA – I conti di Nvidia sono la cartina di tornasole per l’intera industria dell’intelligenza artificiale. L’azienda di Santa Clara detiene infatti l’80% del mercato dei chip IA e una flessione nelle sue vendite implicherebbe una battuta d’arresto per quella che l’Economist ha definito «la rivoluzione tecnologica più importante di internet».
Il successo di Nvidia è dunque sia causa che conseguenza dell’adozione di massa dell’intelligenza artificiale: i server di Microsoft, Amazon e Alphabet funzionano con i suoi microprocessori, gli utenti richiedono sempre più le loro funzioni avanzate e questo spinge ulteriormente gli ordini per l’azienda.
Rischio bolla – I conti in salute fanno tirare un sospiro di sollievo agli investitori, soprattutto a quelli più attempati che ricordano la bolla internet di inizio millennio. Questa volta infatti, oltre alle aspettative stellari, ci sono anche vendite e guadagni reali. I quasi 20 miliardi di profitti in un solo trimestre rappresentano un record per la società. Massimo storico anche per le spedizioni di GPU H100, i processori più avanzati del mercato, acquistati soprattutto da Meta e Microsoft, ma presenti anche nei centri di ricerca Tesla e nei computer Oracle.
Positive le previsioni per il nuovo semestre. Il Ceo, e uomo immagine, Jensen Huang si è detto ottimista: la domanda per i chip di nuova generazione è «incredibile» e la concorrenza sarebbe rimasta «indietro di due generazioni».
In Borsa – A New York il titolo è risultato volatile con perdite iniziali tra il 2 e il 3%, segno che l’ottima trimestrale era già scontata nei prezzi e molti investitori avevano già seguito il classico motto “buy on the rumor and sell on the news” (compra sulle voci e vendi sulle conferme). L’azione è salita del 48% negli ultimi tre mesi e del 202% da inizio anno. Una performance eccezionale, che ha reso Nvidia la più grande società quotata al mondo e l’ha fatta entrare nell’indice Dow Jones scalzando la storica Intel.