Nel nuovo paniere Istat 2025, strumento per il calcolo degli indici dei prezzi attraverso i prodotti che meglio rappresentano le abitudini di consumo degli italiani, sonop entrati lo speck, il pantalone corto donna, la lampada da soffitto, il topper per materasso, la camera d’aria per bicicletta, le spazzole tergicristalli, il cono gelato. Escono invece dall’elenco il test sierologico e il tampone molecolare Covid-19.
In termini assoluti, a pesare maggiormente sulle tasche dei consumatorI sono stati i costi di abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,6335 punti percentuali rispetto al 2024), i trasporti (+0,5505), i servizi ricettivi e di ristorazione (+0,2383). In aumento anche il peso di bevande alcoliche e tabacchi (+0,1053) e istruzione (+0,0532). In calo invece la divisione ricreazione, spettacoli e cultura (-0,6785).

Il paniere  – Il paniere Istat raccoglie le abitudini di spesa delle famiglie italiane, cercando di ampliare la gamma dei prodotti che rientrano tra i consumi ormai consolidati e aggiornando le tecniche di indagine e i pesi con i quali i diversi prodotti contribuiscono alla misura dell’inflazione. A figurare nel paniere del 2025 sono 1.923 prodotti elementari (erano 1.915 nel 2024).

I metodi di rilevazione – Quest’anno sono state 33 milioni le quotazioni utilizzate per stimare l’inflazione, provenienti mensilmente dalla Grande Distribuzione Organizzata (GDO). Ulteriori 388mila sono state raccolte sul territorio dagli Uffici comunali di statistica (UCS),  237mila sono messe insieme dall’Istat (direttamente o tramite fornitori di dati) e circa 214mila sono rappresentate dalle quotazioni provenienti dalla base dati dei prezzi dei carburanti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Per la rilevazione tradizionale sono stati coinvolti 80 comuni (in cui risiede l’84,0% della popolazione residente in Italia), uno in più rispetto al 2024. Altri dieci comuni (in cui risiede un ulteriore 5,1% della popolazione) hanno effettuato invece la rilevazione solo per alcune tariffe e servizi locali.
Nei comuni coinvolti, le unità di rilevazione (punti vendita, imprese e istituzioni) presso cui sono raccolti i prezzi sono più di 45mila, mentre sono oltre 2.900 le abitazioni considerate unità di rilevazione per i canoni d’affitto di abitazione di Ente pubblico.
Per il 49,4% dei prodotti del paniere NIC (in termini di peso), la raccolta dei dati è effettuata con tecniche tradizionali, mentre per il 25,8% viene effettuata direttamente dall’Istat, mediante tecniche di web scraping o attraverso l’acquisizione da grandi fornitori di dati.

Nel mese di gennaio 2025 cresce l’inflazione: le stime dell’Istat.