Il governo sta studiando un’uscita anticipata rispetto all’età pensionabile, rivedendo alcuni aspetto della riforma Fornero. L’esecutivo lavora a una finestra che si potrebbe aprire con il contributo congiunto di Stato, aziende e lavoratori. “Stiamo lavorando sugli aspetti tecnici – ha dichiarato martedì 21 gennaio il ministro del Lavoro Enrico Giovannini a margine di una conferenza stampa all’Inail – è un procedimento complesso che può prevedere anche il contributo da parte delle aziende”.
Il ministro ha poi spiegato che il piano è ancora allo studio insieme al ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni. “Con il Tesoro – ha aggiunto Giovannini – stiamo lavorando per arrivare a una proposta robusta sul piano finanziario e giuridico da presentare alle parti sociali”. Ciò che sta a cuore al governo è la presenza di una solida copertura finanziaria per evitare il problema degli “esodati”. “Stiamo valutando – conclude – come avere uno strumento flessibile in funzione delle esigenze soggettive dei lavoratori”.
Secondo il sito di informazione finanziaria BusinessOnLine il ministro del Lavoro starebbe lavorando a una bozza che prevede “un pensionamento flessibile e anticipato basato su una sorta di prestito pensionistico che il destinatario dovrebbe restituire, attraverso decurtazioni”.
Andrea Tornago