Era il dicembre 2021: Angela Merkel era la cancelliera tedesca, Russia e Ucraina non erano ancora in guerra, il telescopio spaziale Hubble si preparava ad andare in pensione e si parlava ancora di virus e di quarantena. In quel momento il prezzo del petrolio greggio crollava fino a 68 dollari al barile, la cifra più bassa registrata da 10 anni fino a quel momento. I mercati hanno dovuto aspettare più di un anno per tornare a un prezzo simile: cioè il 15 marzo 2023, quando la crisi della Silicon Valley Bank e il conseguente crollo di Credit Suisse hanno influenzato in negativo le borse di tutta Europa. Il timore di una crisi finanziaria globale, nonostante le rassicurazioni delle banche, ha portato ad un calo del 7% nel costo del petrolio greggio Wti, che è tornato a costare momentaneamente 68,16 dollari al barile. Il mercato del greggio era già in flessione nell’ultimo periodo ma un prezzo così basso non si vedeva da quindici mesi.