La Commissione europea ha approvato la valutazione preliminare positiva sulla richiesta di pagamento da parte dell’Italia della quarta rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Per l’organo comunitario il nostro Paese ha conseguito i 28 obiettivi previsti per l’erogazione del finanziamento. La nuova tranche da 16,5 milardi di euro servirà per sovvenzionare settori strategici.

Il finanziamento – Gli investimenti compresi in quest’ultima richiesta di pagamento sono legati alla digitalizzazione della pubblica amministrazione, ma anche alla transizione green: sono previsti finanziamenti nella sperimentazione dell’idrogeno per il trasporto stradale e la mobilità ferroviaria. Saranno oggetto di riforma anche i settori legati all’inclusione sociale. La nuova tranche servirà per combattere la povertà educativa nel Sud e per aumentare l’offerta di asili nido e scuole materne. Nella richiesta che era stata presentata dall’Italia a settembre, figura anche l’investimento volto ad aumentare la disponibilità di alloggi economicamente accessibili per gli studenti universitari.

Le reazioni –  «L’Italia ha raggiunto un’altra tappa importante nell’attuazione del suo piano per la ripresa e la resilienza», ha dichiarato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen sul via libera alla nuova “tranche”. Un traguardo che la premier italiana Giorgia Meloni ha sottolineato dicendo che il nostro Paese finora è «l’unico Stato membro dell’Unione europea ad aver ricevuto l’ok al pagamento della quarta rata».

La procedura – La Commissione ha inviato la sua valutazione positiva al Comitato economico e finanziario (Cef)  perché possa esprimere un parere che dovrà essere emesso entro 4 settimane. Solo dopo questa seconda fase, la Commissione adotterà la decisione finale sull’erogazione del contributo economico. Superato quest’ultimo passaggio, il finanziamento all’Italia potrà entrare nelle casse dello Stato.

La rimodulazione del Piano – Il via libera alla quarta rata arriva dopo un altro semaforo verde. Venerdì 24 novembre la Commissione europea si era espressa in modo favorevole sulla rimodulazione del Pnrr italiano. Ora vale 194,4 miliardi di euro e prevede 66 riforme, sette in più rispetto al piano originale, e 150 investimenti. Le modifiche apportate dall’Italia al Recovery originario, spiega la nota dell’esecutivo europeo, si basano sulla necessità di rispondere alle circostanze oggettive, come la guerra tra Russia e Ucraina e l’inflazione, che ostacolano la realizzazione di determinati investimenti. Sulla procedura per la rimodulazione, la palla passa invece al Consiglio europeo che ha quattro settimane di tempo per approvare la valutazione della Commissione.

Ad oggi –  Finora l’Italia ha ricevuto 85,4 miliardi di euro. Oltre all’anticipo, arrivato ad agosto del 2021, il primo pagamento del valore di 21 miliardi di euro era stato erogato il 13 aprile 2022; un secondo pagamento da 21 miliardi di euro il 9 novembre 2022; e un terzo pagamento del valore di 18,5 miliardi di euro il 9 ottobre 2023. Con la quarta rata il totale dei finanziamenti arriverà quindi a oltre 100 miliardi per l’Italia: un ammontare che supera di molto quello del resto dei Paesi europei. Farà probabilmente eccezione solo la Spagna.