psa opel“La fusione tra Psa e Opel genererebbe valore, è la soluzione di cui entrambe hanno bisogno”. Il numero uno di Peugeot-Citroen-Ds, Carlos Tavares, è intervenuto sul sempre più probabile accordo tra le due case automobilistiche dopo l’offerta di acquisto presentata alla casa tedesca controllata da General Motors. Presentando a Parigi i risultati del gruppo francese, l’amministratore delegato ha aggiunto: «Penso che Opel sarà contenta dell’offerta di Psa, perché se riusciamo a chiudere questo accordo, il piano di risanamento di Opel sarà costruito dalla direzione e dagli impiegati di Opel. Non sarà Psa ad imporlo. Noi proporremo degli obiettivi, ma li lasceremo sviluppare il loro piano».

Opel in perdita, Psa in utile – «Negli ultimi dieci anni Opel ha perso un miliardo ogni anno – avverte Tavares -. Non possono andare avanti così. La situazione è simile a quella che ho trovato quando sono arrivato in Psa, per questo penso che la nostra esperienza di successo nel risanamento possa aiutarli». Psa ha maturato nel 2016 un aumento del 79% dell’utile netto, a 2,15 miliardi di euro. Nel 2015 era stato di 1,2 miliardi di euro. «L’immagine di Opel però è ancora buona, allo stesso livello di Peugeot. Insieme si potrebbe puntare a un obiettivo di vendita di oltre 5 milioni di veicoli – ha spiegato Tavares -. Con Opel vogliamo creare il campione europeo dell’automobile».

I fatti – L’acquisizione della tedesca Opel da parte della francese Psa Peugeot-Citroën è al centro dell’attenzione mediatica da alcuni giorni. Il ceo di Psa Carlos Tavares ha già compiuto molti passi per accelerare l’operazione. Prima ha ottenuto il via libera da parte di General Motors, che è proprietaria del marchio Opel, sulla base di un prezzo di 2 miliardi di dollari. Poi ha iniziato un giro di visite alle cancellerie e ai governi dei Paesi coinvolti nell’operazione, per spiegarne i dettagli. Tavares ha incontrato il primo ministro francese Bernard Cazeneuve e il ministro dell’Economia di Parigi, Michel Sapin, mentre mercoledì 22 c’è stato un incontro con il premier britannico Theresa May, che ha chiesto garanzie per l’altra azienda controllata da General Motors, Vauxhall. La consorella britannica di Opel impiega più di 4 mila persone nel Regno Unito e potrebbero essere questi lavoratori i primi a essere sacrificati nell’operazione, con la chiusura dei due impianti presenti sull’isola. Anche Angela Merkel ha espresso qualche preoccupazione: «Tuteleremo i posti di lavoro di Opel». E da questo punto di vista Psa è stata chiara: «Rispetteremo gli accordi presi da Opel con sindacati e governi dei Paesi interessati per i prossimi anni, ma poi li rinegozieremo noi». Opel in Germania occupa circa 38 mila dipendenti.

 

 

 

.