I ricchi sono sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri. Lo conferma il recente rapporto Oxfam, uscito poco prima del Forum Economico di Davos, che riunirà i leader internazionali dal 22 al 25 gennaio per discutere di sviluppo economico.

I miliardari – Nel mondo ci sono al momento 2208 miliardari, il cui patrimonio è cresciuto di  900 miliardi di dollari negli ultimi 12 mesi, quasi 2,5 miliardi al giorno. Per dare un’idea di che cifra sia, basta pensare che corrisponde a sette volte il valore necessario per far uscire dalla condizione di povertà di oltre 700 milioni di persone. L’82% della ricchezza mondiale dell’ultimo anno è andato all’1% della popolazione, già la più ricca. Per contro, il 50% meno abbiente non ha ottenuto alcun beneficio. Lo stesso 1% possiede più risorse di tutto il resto dell’umanità. E ancora: fra il 2006 e il 2015 il reddito dei lavoratori comuni è aumentato solo del 2%, mentre la crescita di chi è già ricco va a ritmo molto più veloce, sfiorando il 13%. L’Italia rientra in pieno nel quadro tracciato, con il 5% della popolazione che detiene il 90% delle risorse.

La povertà – Fra il 1990 e il 2010 il numero di persone costrette a vivere in povertà estrema – cioè con meno di 1,90 dollari al giorno – è diminuito progressivamente. Si direbbe un dato positivo, e invece no: nello stesso periodo è aumentato il divario economico fra ricchi e poveri all’interno dei singoli Paesi e chi riesce a uscire da condizioni di miseria continua comunque a vivere con grandi difficoltà economiche. E i numeri restano alti: anche immaginando di ridurre del 3% la quota dei poveri nel mondo nel 2030, resterebbero comunque 200 milioni di persone con non più di 1,90 dollari al giorno. Attualmente, oltre 262 milioni di bambini nel mondo non hanno accesso al sistema scolastico.

Disparità di genere – Rimane costante la disuguaglianza fra uomini e donne, sia fra i ricchi sia fra i poveri. Su dieci miliardari, nove sono maschi. A livello mondiale, gli uomini guadagno il 23% in più delle colleghe e controllano l’86% delle aziende. Negli Stati Uniti il salario medio per il personale femminile è pari al 79% di quello maschile. A livello globale i maschi possiedono il 50% della ricchezza in più. Eppure, secondo le stime di Oxfam, le donne svolgono un lavoro di cura non riconosciuto (la cura della casa, dei bambini, degli anziani della famiglia) che – se fosse retribuito – a livello globale varrebbe quasi 10mila miliardi di dollari.

La ricerca di giustizia – Per la stesura di questo rapporto, l’ong ha realizzato un sondaggio fra 70mila persone provenienti da 10 Paesi diversi e ha raccolto opinioni sul tema delle disuguaglianze economiche e sociali. Emerge la consapevolezza di un ampio divario all’interno della popolazione: secondo due terzi degli intervistati il problema è da risolvere con urgenza. Secondo il 60% il compito spetta ai governi. La riduzione dei divari è fra gli Obiettivi Globali dello Sviluppo Sostenibile previsti per il 2030. In particolare, il numero 8 e il numero 10, che puntano, rispettivamente, a creare buona occupazione e ridurre le disuguaglianze.