Susanna Camusso, 59 anni, segretario generale della Cgil.

Susanna Camusso, 59 anni, segretario generale della Cgil.

“Così non va”. Questo lo slogan scelto da Cgil e Uil per lo sciopero nazionale del 12 dicembre. Cosa non va? Le politiche del presidente del Consiglio Matteo Renzi, in particolare Jobs Act e Legge di stabilità. E proprio alla vigilia dello sciopero è arrivata la risposta del governo ai sindacati. Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha infatti annunciato la precettazione dei ferrovieri per il rischio di “eccessiva concentrazione di agitazioni” nel settore.

Con la precettazione il governo può richiamare in servizio, per fondato motivo, una categoria che inizialmente aveva deciso di scioperare. Nel caso specifico, la precettazione dei ferrovieri è possibile perchè è stato lo stesso Garante per gli scioperi a richiederla. “Abbiamo assunto una decisione tecnica”, ha dichiarato in proposito Roberto Alesse, presidente della commissione di garanzia.

Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, ha subito reagito dichiarando che quello del governo è un “intervento a gamba tesa” contro lo sciopero. Ha poi affermato, in un intervento a Repubblica Tv, di aver appreso della precettazione solo dai Tg e di non aver mai ricevuto notizia della decisione da comunicati ufficiali del ministro Lupi. La leader della Cgil ha poi sottolineato come lo sciopero fosse stato indetto con un mese di preavviso e come la precettazione sia quindi un sabotaggio voluto e studiato. È quindi “un atto grave”, secondo la Camusso.

E se i ferrovieri precettati sperano in un un ripensamento dell’ultimo minuto da parte di Lupi, le altre categorie si sono già organizzate per scioperare. Sono previsti in tutto il Paese disagi per i servizi dei mezzi pubblici, soprattutto a Bologna, Firenze e Milano. Coinvolti anche i voli aerei in partenza da Malpensa e Linate che potrebbero subire ritardi. Le manifestazioni più numerose, delle 54 che si terranno in tutt’Italia, saranno quelle di Milano e Torino.

Federica Villa