“Sono fiducioso al 100% sulla sicurezza”. Stephen Dickson, numero uno della Federal Aviation Administration, agenzia del Dipartimento dei Trasporti statunitense, non ha dubbi: il Boeing 737 Max, l’aereo più venduto della storia, è pronto per ripartire. Il 18 novembre l’ente federale di controllo dei voli ha deciso di far tornare in servizio il taxi dei cieli. Una scelta importante – e rischiosa – presa dopo un lungo periodo di pausa, circa 20 mesi. I motori del Max erano stati spenti, interrompendone la produzione, a seguito di due incidenti mortali: il primo con la compagnia indonesiana Lion Air, nell’ottobre 2018, il secondo con l’Ethiopian Airlines, nel marzo 2019. Un totale di 346 vittime.

Gli incidenti – Già nel 2016, l’introduzione nella serie MAX del sistema Maneuvering Characteristics Augmentation System (MCAS), una modalità di controllo di volo, provocò problemi durante le operazioni simulate. Le stesse difficoltà tecniche, cui si aggiunse una modifica errata dei manuali di volo e dei corsi di addestramento, furono la causa delle due tragedie. Per la Boeing Company, azienda produttrice con sede a Seattle, fu un disastro. Tra risarcimenti, cause legali, azzeramento degli ordini, si stima che il conto da saldare ammonti a 18,6 miliardi di dollari.

Un nuovo inizio – Il via libera della FAA ha dato una boccata di ossigeno all’azienda. Subito dopo la decisione, i titoli in borsa sono saliti del 7,12%. Lo scorso ottobre le modifiche apportate al modello, sottoposto a una serie di test per verificare l’aeronavigabilità, avevano già soddisfatto l’Agenzia europea della sicurezza aerea. In ogni caso, il certificato di idoneità per volare è atteso per novembre. Una nuova stagione per Boeing che potrà rilanciare la propria produzione industriale. È infatti prevista, tra la fine del 2020 e l’inizio 2021, la consegna di circa 450 Max. Per il momento, soltanto la American Airlines ha annunciato quando e dove tornerà a utilizzare il 737 MAX, con una serie di voli da Miami a New York, tra dicembre e gennaio. Di fronte all’instabilità dell’attuale scenario – in cui la pandemia ha dato il colpo di grazia alle certezze sul futuro -, il Ceo di Boeing David Calhoun assicura: “Non dimenticheremo mai le vittime. Queste tragedie hanno ridisegnato l’azienda“.