Nuovo stop della trattativa in corso tra ITA Airways e il gruppo Lufthansa. L’ipotesi di un blocco delle trattative, rivelata dal Corriere della Sera, metterebbe a rischio un maxi accordo economico su cui si discute da due anni e che prevede l’ingresso del colosso tedesco nella compagnia italiana che fa capo al ministero dell’Economia. L’intesa per ora rimane bloccata con una scadenza di chiusura che incombe per l’11 novembre. A mettere in discussione l’intesa sarebbe uno “sconto” chiesto all’ultima ora dai tedeschi. Immediata la risposa del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: «L’Italia non svende la sua compagnia»

L’accordo – Le trattative tra Lufthansa e il ministero dell’Economia e delle finanze italiano sono iniziate già nel 2023. Un dialogo biennale che avrebbe dunque subito uno stop a pochi giorni dalla sua chiusura. Secondo quanto stabilito il gruppo aereo di Francoforte deve acquisire il 41% di Ita Airways lasciando il restante 59% nelle mani del Mef. Il processo era giunto ad un punto tale per cui la Commissione europea aveva concesso il via libera preliminare all’accordo tra le parti. Un’intesa ampia tra due partner europei ma in cui è coinvolta tutto il continente. Erano già stati siglati alcuni accordi con i vettori rivali per evitare il monopolio, o duopolio in questo caso, garantendo la concorrenza su una decina di tratte a breve raggio e alcuni voli intercontinentali. Tra le compagnie aeree implicate ci sono EasyJet, AirFrance, Klm, British Airways e Iberia. Si tratta in ogni caso di un pacchetto di accordi e documentazioni che la Commissione europea si aspetta di ricevere l’11 novembre. Ma visto l’accaduto la possibilità di rispettare la scadenza rimane in dubbio.

Lo scontro – Secondo quanto trapelato, il motivo del contendere ruoterebbe intorno ad una distanza di qualche milione di euro emersa nelle clausole contrattuali. La collaborazione tre le compagnie prevede due versamenti all’Italia. Entrambe le tranchevcsono di 325 milioni di euro. Lo scontro è però divampato intorno al cosiddetto price adjustement, ovvero l’adeguamento del prezzo di un accordo in virtù di diversi fattori tra cui le condizioni variabili del mercato. Lufthansa avrebbe chiesto un aggiustamento della seconda tranche legato una perdita di valore da parte di Ita Airways entro la fine dell’anno.
La risposta italiana non si è fatta attendere. Infastidito da questa richiesta di sconto sul valore di investimento il Mef avrebbe ricordato che i risultati dell’ultimo trimestre annuo a cui il gruppo tedesco fa riferimento sono sempre i peggiori per tutte le aviolinee nel mondo. A questo elemento Roma aggiunge che a oggi Ita ha un valore superiore rispetto al 2023, data di inizio degli accordi. Un dato che secondo le previsioni continuerà a crescere in vista dell’aumento del traffico aereo per il Giubileo del 2025.

Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze Fonte: Ansa

Spazio di dialogo – La tensione tra le due parti è certamente molto alta. Da un lato Lufthansa nega ufficialmente di aver richiesto uno sconto sulla seconda tranche. Dall’altra il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha fatto appunto filtrare che «l’Italia non svende la sua compagnia». Si aggiunge come terzo attore anche l’Europa nella figura di Margrethe Vestager, dal 2014 commissario europeo per la Concorrenza e guida della squadra antitrust. Con un mandato che si conclude a fine novembre è tra i più interessati al closing dell’accordo entro i termini stabiliti.
Giancarlo Giorgetti e Carsten Spohr, Ceo di Lufthansa, si vedranno, sostiene l’agenzia di stampa Ansa, entro il fine settimana per cercare di smussare le incomprensioni. Secondo quanto trapela da fonti tedesche, la compagnia di Francoforte e Colonia, già colosso mondiale, potrebbe essere molto interessata a salvare l’intesa. Sarebbe inoltre intervenuto come ponte e pacificatore anche il presidente di Ita Antonino Turicchi per cercare di salvare una collaborazione proficua che andrebbe a creare un solido asse Roma-Francoforte.