Il premier greco Alexis Tsipras (foto Ansa)

Il premier greco Alexis Tsipras (foto Ansa)

«L’accordo è possibile, ma non taglio le pensioni e i sussidi». In una lunga intervista al Corriere della Sera, il premier greco Alexis Tsipras si dice fiducioso su un punto d’incontro con i creditori internazionali, ma solo «se anche da parte delle istituzioni vi sarà la volontà di trovare soluzioni serie sulla sostenibilità del debito». Nessun passo indietro, quindi, su alcuni tra i temi più caldi, a cui si aggiunge l’auspicio a un «atteggiamento positivo sulle proposte alternative al taglio delle pensioni o all’imposizione di misure recessive». Anche perché, continua Tsipras, l’Europa deve rendersi conto del fallimento dell’austerità, «che è stata attuata in Grecia con una brutalità mai vista e ha portato a conseguenze economiche e sociali rovinose».

Il tutto mentre dal castello di Elmau, in Baviera, alla fine del vertice del G7, il cancelliere tedesco Angela Merkel ha sottolineato come per la Grecia «il tempo sia quasi scaduto». E lo stesso premier francese François Hollande, che nel corso delle trattative si è dimostrato uno dei leader europei più pronti ad ascoltare le esigenze di Atene, ha dichiarato l’esigenza di ottenere progressi «nel giro di ore, al massimo di giorni». Dal canto suo, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, pur continuando a far pressione sugli europei, ha sollecitato la Grecia a prendere «decisioni difficili, non solo per soddisfare i creditori, ma per il bene della propria economia».

Nonostante il poco tempo a disposizione, la Merkel ha comunque ribadito che l’intenzione generale è quella di «tenere la Grecia nell’unione monetaria». Anche perché c’è chi potrebbe associare il fallimento della Grecia al fallimento dell’euro, come lo stesso Tsipras: «Se l’Europa non riesce a gestire un problema come il nostro che rappresentiamo il 2% della sua economia, come farà con Spagna e Italia? Se la Grecia fallisce i mercati andranno subito a cercare il prossimo».

Andrea Cominetti