L’Italia è il paese europeo in cui la disoccupazione cresce più velocemente. Secondo le stime del rapporto trimestrale sull’occupazione della Commissione Ue, la disoccupazione nel nostro Paese è aumentata dello 0,5% rispetto al trimestre precedente. Meglio di noi Varsavia e Madrid, seguite da Parigi. “Lo stress economico”, continua il rapporto della Commissione, “ha avuto ripercussioni soprattutto in Italia, dove è salita al 15% la popolazione in difficoltà economica”. Un dato che si deve accompagnare ad un altro record europeo, quello della produttività, che in Italia ha fatto registrare un calo del 2,8% nell’ultimo trimestre del 2012, dopo il crollo del 3% nei mesi estivi dello stesso anno.
Da Bruxelles non arrivano però solo brutte notizie. Secondo il rapporto della Commissione Ue sull’Unione dell’innovazione, l’Italia rimane sotto la media Ue per finanziamenti, aiuti, e investimenti delle imprese, anche se ha registrato una “crescita elevata” nelle vendite di innovazioni per mercato e imprese. La resa innovativa nell’Ue in generale, emerge dal rapporto, è migliorata di anno in anno nonostante il perdurare della crisi economica, ma il gap dell’innovazione tra gli stati membri si sta allargando. Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Ue, ribadisce che investire sull’innovazione sia oggi essenziale, soprattutto “se vogliamo mantenere la nostra competitività globale e rilanciare la crescita in Europa”.
Carlo Marsilli