Unione Europea in calo dell 1,3%, euro-zona che sfiora una perdita dell’1,7%. Sono questi i numeri pubblicati nella mattinata di lunedì da Eurostat, all’interno del rapporto relativo alla produzione industriale nel novembre 2018 rispetto al mese precedente. A ottobre l’indice era aumentato dello 0,1% in entrambe le aree. Su base annuale, il crollo rispetto a novembre 2017 si aggira intorno al 1,4% nell’Unione e al 3,5% nella zona euro. La situazione ha agitato i mercati finanziari, convinti che il continente sia ormai entrato in una nuova fase di rallentamento del ciclo economico.

Gli stati – Su base mensile, i paesi che perdono più terreno sono l’Irlanda (-7,5%), il Portogallo (-2,5%) e la Germania (-1,9%). Tra le crescite maggiori si registrano invece l’Estonia (+4,5%), la Grecia (+3,1%) e Malta (+2,6%). La situazione dell’Italia non risulta differente dagli altri maggiori partner dell’Unione: produzione industriale in calo dell’1,6% rispetto ad ottobre 2018 e del 2,6% su base annuale.

Bilancia dei pagamenti – Sempre in mattinata, è stato reso pubblico il dato relativo alla bilancia dei pagamenti UE del terzo trimestre 2018, che ha fatto registrare un avanzo di 38,7 miliardi di euro (1% del Pil). Anche questo in calo rispetto al periodo precedente, quando ammontava a 59,9 miliardi di euro (1,5% del Pil). Tra i maggiori partner commerciali dell’Unione si confermano gli Stati Uniti, la Svizzera ed il Canada.