Con sondaggi così in bilico, il risultato elettorale definitivo potrebbe tardare parecchio. Certe invece le tempistiche di chiusura dei seggi nei vari Stati americani. Facciamo il punto.
Ore 00:00 – Si parte alla mezzanotte italiana con le chiusure dei seggi in Indiana e Kentucky, stati ritenuti saldamente repubblicani.
Ore 1:00 – Un’ora dopo mezzanotte è il turno di South Carolina, Virginia, Vermont, Florida e Georgia. Quest’ultima appartiene ai sette Stati chiave che decideranno il destino della presidenza.
Ore 1:30 – Tocca a North Carolina, Ohio, West Virginia. La prima è tra gli Swing States.
Ore 2:00 – Importante orario di chiusura visti i numerosi Stati: Alabama, Connecticut, Delaware, Illinois, Maine, Maryland, Massachusetts, Michigan, Mississippi, Missouri, New Hampshire, New Jersey, North Dakota, Oklahoma, Pennsylvania, Rhode Island, South Dakota, Tennessee, Texas e Washington DC. Decisivi Michigan e Pennsylvania.
Ore 2:30 – È la volta dell’Arkansas.
Ore 3:00 – Non sarà più possibile votare in Colorado, Iowa, Louisiana, Minnesota, Nebraska, New Mexico, New York, South Dakota, Wisconsin, Wyoming e Arizona. Gli ultimi due Stati sono tra gli “indecisi”.
Ore 4:00 – Idaho, Montana, Nevada, Oregon e Utah. Solo il Nevada potrebbe incidere sul risultato finale.
Ore 5:00 – Concluderanno di votare gli elettori di California, Oregon e Washington.
Ore 6:00 – Il penultimo Stato a chiudere i propri seggi è quello delle Hawaii.
Ore 7:00 – Si conclude con l’Alaska.
Chiusi i seggi, cominceranno ad arrivare i risultati. La velocità del conteggio è storicamente differente nei vari Stati: veloci Georgia e North Carolina, lenti Nevada e Arizona. Se uno dei due sfidanti sarà nettamente in vantaggio quando Hawaii e Alaska avranno terminato il processo elettorale, si potrà già delineare il vincitore. In caso contrario, lo scrutino andrà avanti come accade nelle elezioni del 2020, quando i media proclamarono la vittoria di Joe Biden alle 17:53 italiane del 7 novembre.