Dall’Oceano Indiano, a 2.557 chilometri da Perth, affiorano 122 oggetti. Potrebbero tutti appartenere all’aereo della Malaysia Airlines, scomparso lo scorso 8 marzo. A individuarli, proprio in quel tratto di mare in cui si sarebbe inabissato il volo MH370, sarebbe stato un stato un satellite francese. Secondo il ministro dei trasporti di Kuala Lumpur, Hishammuddin Hussein, che ha dato l’annuncio, alcune immagini scattate sul luogo il 23 marzo mostrerebbero oggetti fino a 23 metri di lunghezza.
Intanto il vice ministro degli Esteri cinese Zhang Yesui, inviato speciale di Pechino in Malesia, ha incontrato a Kuala Lumpur il primo ministro malese Najib Razak per colloqui sulla scomparsa dell’aereo. Martedì il governo cinese aveva chiesto alla Malesia di consegnare i dati satellitari in base ai quali è stato stabilito che il volo MH370 è precipitato nell’oceano Indiano. Una richiesta che arriva all’indomani delle proteste dei parenti delle vittime cinesi, che martedì, davanti all’ambasciata della Malesia a Pechino hanno accusato le autorità di Kuala Lumpur di aver gestito le ricerche in maniera poco trasparente e di non aver detto loro tutta la verità. Fra le 239 persone a bordo dell’aereo scomparso lo scorso 8 marzo c’erano 153 cittadini cinesi.
Stefania Cicco