L'attrice francese Julie Gayet in una foto di archivio. ANSA/CHRISTOPHE KARABALa terza conferenza stampa della sua storia presidenziale, per fare il punto sull’economia francese, François Hollande, l’aveva già convocata per martedì pomeriggio. Dopo le foto del settimanale Closer, che hanno reso la sua relazione con l’attrice Julie Gayet di dominio pubblico, il presidente si troverà a rispondere a domande, che molto poco hanno a che fare con imprese, lavoro e salari, e molto con la sua vita privata.

La première dame, Valérie Trierweiler è ancora ricoverata nell’ospedale parigino dove è entrata venerdì mattina “a titolo preventivo, esaurita dalla tensione nervosa”, a quanto riferiscono persone a lei vicine. È stato lo stesso Hollande, la sera prima dell’uscita in edicola di Closer, a informare personalmente la sua compagna.

Intanto Ségolène Royal, ex compagna del Presidente – candidata all’Eliseo prima di lui e madre dei suoi quattro figli – cerca di minimizzare l’accaduto. È stata lei a conoscere per prima sia la Trierweiler, sia l’amante Julie Gayet. E fu sempre lei a far entrare entrambe nella vita di François Hollande: la prima, la compagna ufficiale, intervistò la Royal subito dopo la nascita dell’ultima figlia Flora, nel 1992, quando era ministro dell’ambiente. Julie, invece, figlia del medico di fama mondiale Bruce Gayet, entra nel cerchio presidenziale nel 2007, quando si avvicina al partito socialista e Ségolène la presenta all’allora compagno.

Ora le due donne costringono il presidente a spendere il grosso delle energie, non a spiegare la nuova politica economica, ma a eludere domande su motorino, casco, croissant e persino un appartamento legato alla malavita. Già, perché come per ogni scandalo mediatico che si rispetti, all’imbarazzo si aggiunge la polemica, questa volta sulla sicurezza. Pare proprio che Hollande e Gayet si incontrassero in un’appartamento al 20 di rue du Cirque, non lontano dall’Eliseo, dove il presidente arrivava, solo, a bordo di uno scooter, con il casco integrale, per altro non allacciato. Valelia, fotografo dello scoop, intervistato dall’emittente Rtl, ha detto che non c’era alcun servizio di sicurezza ad attendere Hollande fuori dalla casa, né a guardargli le spalle mentre guidava il motorino.

Come se non bastasse, l’appartamento era stato prestato alla Gayet dall’amica Emmanuelle Hauck, ex moglie di Michel Ferracci, cui l’appartamento pare associato dalle fatture e dai risultati degli elenchi telefonici. Ferracci è un malavitoso collegato alla mafia còrsa, condannato a novembre a un anno e mezzo di reclusione per appropriazione indebita.

All’Eliseo sottolineano che si tratta solo di sfortunate coincidenze, ma come sottolinea un anonimo notabile socialista, interpellato dal quotidiano Le Parisien, “la conferenza stampa – e non solo quella – è ormai inquinata”. In effetti è l’immagine tutta del presidente ad essere compromessa. A un anno e mezzo dall’elezione, Hollande raccoglieva soltanto il 20 per cento di consensi tra i francesi. L’affaire Gayet non migliora certo le cose, ma d’altronde, annullare l’incontro con i giornalisti sarebbe stata un’ammissione di debolezza.

Silvia Sciorilli Borrelli