Niente più sport per le donne dell’Afghanistan. È questa la nuova imposizione decisa dai talebani che, da quando hanno preso il potere nell’agosto 2021, stanno cancellando i diritti fondamentali della popolazione femminile. Per il vicecapo della Commissione cultura del regime, Ahmadullah Wasiq, le attività fisiche «non sono necessarie» perché le donne «potrebbero dover affrontare situazioni in cui il loro viso o il loro corpo non siano coperti». «L’Islam non permette che le donne siano viste così» ha aggiunto Wasiq, infrangendo i sogni di migliaia di sportive.

Una lunga lista – Il divieto di praticare sport è solo l’ultima restrizione della campagna talebana per rinchiudere le donne tra le mura domestiche. I parchi, le palestre e il lavoro – non possono essere assunte nelle ong che operano nel Paese – rappresentano ormai dei miraggi. Come racconta La Stampa (contenuto premium), di fronte a questo stato di cose molte organizzazioni internazionali hanno deciso di interrompere le loro attività. Il responsabile di Medici senza frontiere in Afghanistan, Filipe Ribeiro, ha commentato con queste parole le decisioni del regime: «Più del 51% del nostro staff medico è composto da donne. Si tratta di circa 900 dottoresse, infermiere e operatrici sanitarie impegnate ogni giorno per offrire le migliori cure possibili a migliaia di persone. Le attività di MSF non potrebbero esistere senza di loro».

PIXNIO (copyright Ben Barber)

Scuola negata – L‘istruzione femminile avrebbe dovuto essere riorganizzata, stando alle parole dei talebani, per permettere alle giovani di continuare a frequentare le scuole. Ma così non è stato. A marzo 2022, alle afghane è stato proibito l’accesso alle scuole secondarie. Poi è arrivato il divieto di iscriversi ad alcune facoltà universitarie, come ingegneria, economia, veterinaria e agricoltura. Infine, nonostante a settembre sia stato consentito lo svolgimento degli esami di ammissione, tre mesi dopo le porte di tutte gli atenei del Paese sono state chiuse alle donne. Anche qui un provvedimento necessario, secondo il ministro dell’Istruzione Nida Mohammad Nadeem, perché «alcune materie violano i principi dell’Islam».

Presa del potere – Le restrizioni stanno crescendo da quando i talebani hanno ripreso il controllo del Paese, il 15 agosto 2021, con il ritiro delle truppe statunitensi che ha messo fine a una guerra durata oltre 20 anni. Il governo, formato esclusivamente da uomini, ha cancellato la libertà delle donne afghane prima abolendo il ministero degli Affari femminili, sostituito da quello del Vizio e della Virtù, e poi varando l’editto (maggio 2022) che impone loro di rimanere a casa e di indossare il burqa qualora fossero costrette a uscire.