È stato arrestato a Minsk, in Bielorussia, Alexei Moskalyo, fuggito dagli arresti domiciliari. L’uomo era stato condannato a due anni con l’accusa di aver screditato le politiche di Putin sui social media. Tutto era partito da un disegno della figlia. L’adolescente a scuola aveva disegnato una famiglia ucraina colpita dai razzi e accanto aveva scritto un messaggio di pace, testimoniando il suo dissenso verso la guerra. La scuola aveva allora deciso di segnalare il fatto alla Commissione per le questioni minorili di Mosca che ha aperto un fascicolo per limitare i diritti genitoriali del padre. Dopo l’arresto del padre, la ragazza di 13 anni è stata trasferita in un centro di accoglienza statale. L’adolescente ha scritto una lettera pubblica al padre: «Ciao papà, ti chiedo di non ammalarti e di non preoccuparti. A me va tutto bene, ti amo moltissimo e so che non devi incolparti di nulla, io sono sempre dalla tua parte e tutto ciò che fai è giusto».