Poco dopo le 15.30 di mercoledì 23 ottobre un attentato terroristico ha sconvolto la Turchia. Due persone armate hanno aperto il fuoco all’ingresso della sede dell’Industria aerospaziale turca, dopo aver fatto esplodere un ordigno davanti ai cancelli dell’azienda. Nell’attacco sono morte almeno 5 persone e 22 sono rimaste ferite. Tutto ciò si è verificato a una quarantina di chilometri dalla capitale turca Ankara, precisamente a Kahramankazan. L’attacco non è stato rivendicato ma il governo turco, con a capo Recep Tayyip Erdogan, ha accusato il Partito dei lavoratori del Kurdistan, Pkk, e ha deciso di procedere con dure ritorsioni sulle sue basi.

L’attacco – Le telecamere di sicurezza del quartier generale della Tusas, società aerospaziale con migliaia di dipendenti, hanno immortalato un uomo e una donna con zaini neri e fucili d’assalto. Avrebbero posto un ordigno davanti l’azienda per riuscire a varcare i cancelli. Una volta all’interno, hanno aperto il fuoco contro i dipendenti. Secondo alcune ricostruzioni, 11 persone sarebbero state tenute in ostaggio all’interno della struttura, prima di essere liberate. La coppia di assalitori è stata poi uccisa dalle forze speciali turche. Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha subito rassicurato sulla condizione degli italiani nell’area.

Le reazioni del governo turco – Erdogan, che durante l’attacco stava incontrando il presidente russo Vladimir Putin al vertice dei Brics, ha dichiarato: «Nessuna organizzazione terroristica che prende di mira la nostra sicurezza sarà in grado di raggiungere i suoi obiettivi». «La lotta contro tutti i tipi di minacce terroristiche e i loro sostenitori – ha aggiunto il presidente turco – continuerà con determinazione e risolutezza». Poche ore dopo, il governo è passato all’azione, ordinando all’esercito di bombardare numerose basi del Pkk e dei suoi alleati nel nord dell’Iraq e della Siria. Le forze armate hanno colpito 32 obiettivi negli attacchi aerei. A farlo sapere, il Ministero della difesa turco guidato da Yasar Guler, che ha affermato: «Diamo a questi farabutti del Pkk la punizione che meritano ogni volta. Ma non tornano mai in sé». L’attacco si è verificato a poche ore di distanza dall’appello lanciato dal segretario dal Partito del movimento nazionalista Devlet Bahceli (collaboratore di Erdogan), che aveva invitato Abdullah Ocalan, il fondatore del Pkk all’ergastolo dal 1999, ad annunciare la volontà di sciogliere il gruppo e porre fine alle loro rivendicazioni.

Gli attentati precedenti – Sono numerosi gli attacchi terroristici che hanno colpito la Turchia negli ultimi anni, soprattutto tra il 2015 e il 2016, quando l’Isis e gruppi vicini al Pkk organizzarono attentati nel Paese. Nel novembre del 2022, invece, un attentato nel centro di Istanbul uccise sei persone e ne ferì altre 81: il governo turco accusò anche allora il gruppo paramilitare indipendentista curdo. Il Pkk, però, negò ogni suo coinvolgimento.