A Sultanahmet sono da poco passate le 10.20 quando un boato scuote la piazza attorno al Mausoleo di Teodosio. Siamo nel quartiere più turistico di Istanbul, a due passi dalla Moschea Blu e a cinque minuti da Santa Sofia. Passate le festività, non si può parlare di alta stagione ma la zona è comunque piena, come sempre, di visitatori da ogni parte del mondo. Ecco perché sono tutti turisti i dieci morti: 8 tedeschi, un peruviano e un sudcoreano. Quindici i feriti, tutti ricoverati in ospedale. Anche in questo caso per la maggior parte si tratta di stranieri, in particolare tedeschi. L’unità di crisi della Farnesina si è immediatamente attivata per verificare l’eventuale coinvolgimento di italiani.

Tre poliziotti sorvegliano l'area del Mausoleo di Teodosio, a pochi metri dalla Moschea Blu (sullo sfondo)

Tre poliziotti sorvegliano l’area del Mausoleo di Teodosio, a pochi metri dalla Moschea Blu (sullo sfondo)

Ancora ignote le cause dell’esplosione, anche se gli inquirenti sembrano propendere sempre di più per la pista dell’attentato kamikaze. Come riporta il quotidiano turco Hürriyet, il presidente Recep Erdogan ha parlato di un attentatore suicida siriano vicino all’Isis, nonostante alcuni testimoni oculari dichiarino di aver visto un ordigno nascosto sotto una panchina alla fermata del tram. Il primo ministro Ahmet Davutoglu, che ha subito convocato un vertice straordinario, ha deciso in accordo con il ministro degli Interni Efkan Ala di impedire ai media nazionali la diffusione delle notizie fino all’accertamento dei fatti. Intanto la polizia ha isolato l’intera area compresa tra le due moschee e le corse dei tram sono state soppresse. Non sono mancati ulteriori momenti di tensione quando la prima volante giunta sul posto si è capovolta e i suoi occupanti sono stati soccorsi dalla folla:

Appena dieci minuti dopo la prima esplosione, al di là del Bosforo, un secondo scoppio ha colpito un hotel in costruzione nel quartiere di Maltepe, zona asiatica della città. L’edificio è in fiamme ma tutti e 24 gli operai intrappolati nel cantiere, a rischio intossicazione, sono stati liberati e si trovano ora in ospedale. Gli inquirenti stanno cercando di capire se le due esplosioni siano legate tra loro o se quella avvenuta nell’hotel di Maltepe abbia origine dolosa. Dopo l’attentato programmato ad Ankara per Capodanno, sventato dalle autorità, un nuovo durissimo colpo per la Turchia. Dove il nuovo anno sembra essere iniziato com’era finito quello precedente.

Emiliano Mariotti