Norbert Hofer, Right-wing Austrian Freedom Party (FPOe) presidential candidate, speaks prior to a debate about the topic 'Can Europe's Politicians Solve the Migration Crisis?', at the Graduate Institute of International and Development Studies, in Geneva, Switzerland, 20 October 2016. ANSA/ MARTIAL TREZZINI

Hofer durante un dibattito sull’Europa a Ginevra lo scorso 20 ottobre. ANSA/MARTIAL TREZZINI

Unione Europea, per l’uscita girare a destra. La voce del “navigatore” è quella di Norbert Hofer, candidato del Partito della libertà austriaco (Fpo) in corsa per diventare il numero uno di Vienna: “Non escludo un referendum sull’uscita dall’Europa se l’Unione dovesse divenire più centralizzata in seguito alla Brexit”, ha detto alla Bbc. Domenica 4 dicembre, in concomitanza con il referendum costituzionale italiano, l’Austria torna alle urne per ripetere il ballottaggio dello scorso 22 maggio tra l’indipendente dei Verdi Alexander Van der Bellen e il candidato di destra Hofer.

“Un voto per me non significa un voto per l’uscita dall’Ue – ha specificato Hofer, sconfitto nella tornata elettorale di maggio poi annullata dalla Corte Costituzionale austriaca per via di alcune irregolarità nello scrutinio dei voti per corrispondenza – l’Unione è importante per l’Austria, ma la vogliamo migliore”. Sono due, in particolare, le questioni che potrebbero spingere Hofer a promuovere, se eletto, un referendum sulla “Auxit” (o “Oexit”, con riferimento al nome tedesco dell’Austria, Österreich): l’ingresso della Turchia nell’Ue e la risposta alla Brexit. “Se la conseguenza all’uscita della Gran Bretagna sarà un’Europa più centralizzata, dove i parlamenti nazionali hanno meno poteri e l’Unione è governata come uno stato, si tratterebbe di un cambiamento costituzionale e quindi chiederemo un referendum”.

Senza l’Austria, e considerata l’imminente uscita del Regno Unito, il numero dei paesi membri scenderebbe a 26. Il trasferimento dei poteri dai singoli Stati verso Bruxelles, evocato dalle parole di Hofer, è stato uno dei motivi che hanno portato la Gran Bretagna a indire un referendum consultivo sulla permanenza nell’Unione. Un esempio che, dopo la vittoria del Leave, ha spinto molti partiti euro-scettici a proporlo con forza nei rispettivi Paesi.

In caso di vittoria nel ballottaggio del 4 dicembre, Hofer diventerebbe il primo capo di Stato di estrema destra in un paese membro. Il suo avversario Van der Bellen, che ha dichiarato di volere “un’Austria liberale e cosmopolita”, si è sempre schierato a favore dell’Europa e del federalismo europeo. In Austria storicamente il capo dello Stato ha funzioni cerimoniali, ma in realtà la Costituzione affida al capo dello Stato, eletto ogni sei anni con voto popolare, ampi poteri. Come la nomina del governo e lo scioglimento della Camera bassa del Parlamento.