Migliaia di turisti sono bloccati sull’isola di Bali, con gli occhi rivolti al cielo, dove il vulcano Agung continua a produrre una colonna fumo e cenere, a seguito dell’attività ripresa martedì 21 novembre dopo una quiete che durava da 54 anni. Secondo l’Ufficio nazionale per la gestione dei disastri «la lava si riverserà sicuramente lungo le pendici del vulcano». Si teme dunque l’eruzione: le autorità locali hanno dichiarato il più alto livello di allerta disponibile e hanno chiuso gli aeroporti.