Braccio destro alzato in segno di promessa, mano sinistra su un’antica Bibbia di famiglia, il bacio con la moglie e first lady Jill. Sono queste le immagini simbolo del giuramento di Joe Biden come 46° presidente degli Stati Uniti d’America. Dalla “teoria” alla pratica però ci vuole poco. Subito dopo l’insediamento, nel pomeriggio, il neopresidente Usa si è messo al lavoro nello Studio Ovale della Casa Bianca. In un paio d’ore ha firmato i suoi primi 17 provvedimenti. Una serie di decreti mirati a segnare il nuovo percorso democratico e l’eliminazione delle precedenti disposizioni targate Donald Trump.

Guerra al Covid – Il primo decreto presidenziale, più importante e più urgente, è quello che obbliga la popolazione a indossare la mascherina protettiva nelle aree di giurisdizione federale, nelle sedi del governo e in tutti i mezzi di trasporto pubblico. A questo si aggiunge anche la task-force anti-Covid che può contare su un maxi finanziamento di 400 miliardi di dollari necessario per arginare la pandemia.

Piano per l’economia – Sul piatto economico Biden ha messo 1.900 miliardi di dollari. Un massiccio investimento volto a sostenere le fasce più deboli della popolazione, su tutti afroamericani e latinos. Gli aiuti andranno alle famiglie in difficoltà, alle piccole imprese colpite dalla pandemia e alle comunità dei nativi americani. A questi sia aggiungono anche le proroghe alle moratorie sugli sfratti e ai pagamenti di interesse per prestiti agli studenti.

Ambiente – Nella lista degli interventi “green” il presidente democratico ha deciso di percorrere due strade. La prima: il ritorno agli accordi di Parigi sulla lotta al cambiamento climatico. La seconda: il blocco della costruzione dell’oleodotto Keystone XI, che collega il Canada al Golfo del Messico. Scelta che ha suscitato la prima e dura reazione diplomatica da parte del premier canadese Justin Trudeau.

Immigrazione – Uno dei temi più caldi e sentiti da Biden è l’immigrazione, su cui ha voluto dare un segno forte, in controtendenza con le scelte del tycoon. Da una parte sono state cancellate le restrizioni all’ingresso previste per cittadini islamici (Muslim Ban) e dall’altra è stata fortemente ridotta la possibilità di espellere i cosidetti Dreamers, ovvero gli immigrati clandestini che sono arrivati negli Usa da bambini. Sempre per gli immigrati irregolari verrà avviato anche un percorso di ottenimento della cittadinanza, suddiviso in otto anni: cinque per il conseguimento della green card e altri tre per essere a tutti gli effetti cittadini americani. Tuttavia ne potrà beneficiare solo chi è entrato nel Paese a partire dall’1 gennaio 2021. Inoltre è stata bloccata la costruzione del muro al confine con il Messico.La barriera tanto desiderata da Trump però non verrà completamente distrutta, anzi, sarà integrata da un potente sistema di sorveglianza tecnologica.

Diritti umani – Il presidente a stelle e strisce ha messo la firma su un ordine esecutivo volto a sospendere le esecuzioni federali e a rafforzare la politica antidiscriminatoria a sostegno della comunità Lgbt+. È stato revocato il bando dei transgender nell’esercito ed è stato introdotto l’obbligo da parte degli agenti federali di perseguire le denunce di discriminazione. Aspetto che durante l’amministrazione trumpiana non è stato messo in pratica.