La leader dell’opposizione all’autocrate Alexander Lukashenko, Svetlana Tikhanovskaya, è stata condannata a 15 anni di carcere dal tribunale di Minsk, in Bielorussia. Il processo, di chiara matrice politica, ha riconosciuto Tikhanovskaya colpevole di cospirazione.
Le accuse – I capi di imputazione si riferiscono alle proteste del 2020: quando Tikhanovskaya, allora principale candida dell’opposizione, contestò la vittoria alle elezioni presidenziali dello sfidante Lukashenko, al potere dal 1994. Da allora la donna è costretta a vivere all’estero per evitare l’arresto: il dibattimento che ne ha decretato la condanna si è conseguentemente svolto in contumacia (ovvero senza la sua partecipazione).
Le condanne – Svetlana Tikhanovskaya non è l’unica avversaria politica giudicata colpevole. Insieme a lei sono stati condannati anche altri esponenti di primo piano dell’opposizione: l’ex ministro della Cultura Pavel Latushko, poi divenuto avversario di Lukashenko, ha ricevuto 18 anni di carcere, mentre a Maria Moroz, Olga Kovalkova e Sergey Dylevsky ne sono stati comminati 12.