Quattro ore di bombardamenti sopra i tetti di Kiev nella notte tra il 7 e l’8 maggio. Mosca ha scagliato trentacinque droni sulla capitale, alcuni hanno ferito dei civili. Il Cremlino ha lanciato anche otto missili sulla città di Odessa, dove una guardia è stata trovata morta sotto le macerie. Nelle ultime 24 ore sono dieci le regioni ucraine che sono state attaccate: sono stati distrutti insediamenti e infrastrutture, alcuni cittadini sono rimasti coinvolti e altri uccisi. In tutto il Paese, risultano almeno 3 morti e 28 feriti. Molti anche gli incendi dovuti alla caduta di frammenti di droni distrutti dalla contraerea ucraina.

Kiev bombardata nel marzo 2022 – Fonte: Depositphotos

I fatti di Kiev – Lo stato maggiore delle forze armate ucraine comunica su Facebook che «il nemico ha nuovamente attaccato l’Ucraina. I nostri difensori hanno distrutto 35 droni su 35». Nonostante ciò, ci sono i morti, non nella capitale che conta “solo” cinque feriti, ma in altre parti dell’Ucraina. I cittadini sono stati portati al sicuro nei rifugi e il sindaco di Kiev Vitalii Klitschko ha assicurato che sul posto c’è una continua assistenza medica. «Nessuno è in pericolo di vita», ha rassicurato, sottolineando che si è trattato dell’attacco più massiccio dall’inizio dell’invasione.

La Russia risponde – I bombardamenti sono avvenuti alla viglia del Giorno della Vittoria, celebrato in Russia dai tempi dell’Unione sovietica, che ricorda la sconfitta della Germania nazista. L’attacco sarebbe anche una risposta alle presunte provocazioni ucraine di questi ultimi giorni: prima l’attacco di due droni sopra il Cremlino, poi l’attentato allo scrittore e combattente fedele a Putin, Zachar Prilepin, uscito dal coma meno di 24 ore fa. Due eventi attribuiti da Mosca alle forze di Kiev. In merito all’attacco alla sede del potere russo il ministro degli Esteri Serghei Lavrov aveva dichiarato: «È un atto ostile e la Russia risponderà con passi concreti».

Edificio di Odessa bombardato – Fonte. ANSA

Gli altri attacchi – Otto missili sono stati lanciati anche su Odessa, la città ucraina più grande e più vicina alla Crimea occupata dalla Russia. Il bilancio sarebbe di una vittima e tre feriti lievi, come riporta Natalya Humenyuk, capo del centro stampa della forze di difesa e sicurezza meridionali ucraine. L’attacco è stato condotto da aerei strategici che hanno lanciato otto missili X-22 (costruiti dall’Unione sovietica e mai più utilizzati fino alla guerra con l’Ucraina, ndr) sul magazzino di un’impresa alimentare e su un’area ricreativa sulla costa del Mar Nero. Il razzo che ha colpito la fabbrica ha causato un incendio che ha impegnato per ore i vigili del fuoco e che interessa un’area di oltre 6.000 metri quadrati.

Le parole di Zelensky – «Tutto il male che la Russia moderna porta con sé sarà sconfitto nello stesso modo in cui fu sconfitto il nazismo», ha scritto il Presidente ucraino sui social, promettendo anche che tutti i territori ucraini occupati dalle forze di Mosca saranno liberati. Le dichiarazioni di Zelensky sono arrivate nelle ore in cui c’è stato un nuovo annuncio di Prigozhin: dopo aver minacciato il Cremlino di lasciare Bakhmut, il capo della brigata Wagner ha fatto sapere che lui e i suoi uomini resteranno a combattere contro le forze di Kiev.