Lasciarsi la Brexit alle spalle, è questo l’obiettivo dell’incontro tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il premier inglese Rishi Sunak. Il tema della discussione sarà il Protocollo su Irlanda e Irlanda del Nord che dal 2021 regolamenta il traffico delle merci tra Gran Bretagna e Unione europea che avviene sull’isola. Il governo inglese, sostenuto dai conservatori e dai brexiters (l’ala più estrema del Parlamento che rivendica la scissione dall’Ue), spinge per una maggiore libertà nella circolazione delle risorse che sono invece sottoposte a rigidi controlli nei porti nordirlandesi. La posizione della Commissione è per un alleggerimento delle condizioni iniziali ma senza rinunciare all’integrità del mercato unico.

La trattativa – Due corsie con un sistema a colori. Sunak propone una gestione dei controlli più flessibile combinata a una massiccia condivisione di dati con l’Ue. Il sistema prevedrebbe un doppio binario per le risorse che arriveranno nei porti e negli aeroporti nordirlandesi: corsie verdi per le merci che rimangono nell’Irlanda britannica; corsie rosse per quelle che invece sono destinate a essere esportate in Europa e che dovranno essere sottoposte a controlli. A gennaio il premier britannico ha raggiunto un accordo con il capo negoziatore europeo per la Brexit Maros Šefcovic che prevede appunto un accesso completo della Commissione ai dati delle merci che entrano e transitano nell’Irlanda del Nord. Attraverso questo monitoraggio le autorità europee potranno seguire il percorso delle merci fino alla Repubblica d’Irlanda. Contropartita dell’accesso al sistema informatico doganale britannico è la richiesta di Sunak di regolare la tassazione e gli aiuti di Stato dell’Irlanda del Nord, al momento in mano all’Ue. Dall’altra parte, l’Europa, o meglio la presidente von der Leyen, chiede che la Corte di giustizia europea diventi arbitro della regolamentazione del mercato dell’isola.