Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna. Un adagio trito e ritrito, ma in qualche modo vero, se prendiamo il caso del nuovo enfant prodige di Francia, il neo presidente Emmanuel Macron. Perché oltre ai 24 anni che separano i nuovi inquilini dell’Eliseo, c’è di più. E se è umano, ai tempi della politica fatta di personalismi, soffermarsi sulla grande differenza d’età dei due, è anche doveroso ricordare che Brigitte Trogneux, moglie di Macron dal 2007, è molto di più di una semplice Prèmiere Dame un po’ agé. E c’è già chi la paragona a Michelle Obama.

La vita prima di Macron. Nasce ad Amiens nel 1953, erede di una famiglia di mastri cioccolatai (nonché rinomati produttori di Macarons d’Amiens). In prime nozze, a soli 21 anni, sposa il banchiere del Crédit du Nord André-Louis Auzière. Da lui ha tre figli: Sébastien (1975), Laurence (1977) e Tiphaine (1984). Dai figli avrà sette nipoti (quindi si può dire che Macron sia già nonno). Dopo aver superato il concorso per l’insegnamento, il CAPES, diventa professoressa. Nel 1991 inizia a lavorare al Lycée Providence d’Amiens. In una delle sue classi c’è anche la figlia Laurence. Ma soprattutto, nel 1993, incontra lui: il quindicenne Emmanuel Macron.

L’incontro ad Amiens. Molto prima di diventare un uomo della finanza, Emmanuel Macron è un appassionato studente di letteratura. Adora i grandi scrittori del passato: Brigitte è la sua insegnante di teatro e quasi subito si invaghisce di lei. Insieme scrivono la sceneggiatura di diverse pièce teatrali che vanno in scena sul palco del Lycée Providence. E anche negli anni a seguire, Brigitte sarà sempre la prima confidente del giovane Emmanuel. La prima ad esaminare i suoi manoscritti (prima di diventare un politico sogna di diventare scrittore) e a testare le sue idee. Molti anni dopo quel fatidico 1993, in cui si incontrano tra i banchi di scuola, Brigitte ed Emmanuel sono ancora insieme: è la primavera del 2016 e insieme scrivono il copione del discorso inaugurale, di debutto, di En Marche!

L’amore contro corrente. Nonostante il colpo di fulmine, l’età che separa i due è troppa. Brigitte è moglie e madre di famiglia da molti anni. Emmanuel è un giovane di belle speranze, e di grande ambizione. Finito il liceo, fugge dalla provincia: se ne va a Parigi a studiare. Mentre Brigitte rimane ad Amiens e continua a fare l’insegnante, lui si laurea in filosofia (con Paul Ricouer) e, poi, frequenta l’ENA (École National d’Amnistration), la scuola che sforna la classe dirigente francese dal 1945. Ma nonostante la distanza geografica, Emmanuel continua ad essere innamorato di Brigitte. E le fa una promessa solenne: «Io ti sposerò». Nel 2007 accade davvero: poco dopo un anno dal divorzio con il primo marito, Brigitte si sposa per la seconda volta. Davanti alla famiglia allargata, Emmanuel Macron pronuncia un discorso in cui ringrazia i figli e gli amici per aver accettato questo amore non convenzionale.

Il futuro da Prèmiere Dame. Prima ispettore delle finanze e poi assunto dalla Banca Rothschild (per le sue straordinarie doti relazionali – come disse il suo datore di lavoro in un’intervista), nel giro di pochi anni Macron torna alla funzione pubblica. Bruciando le tappe del corsus honorum, nel 2012 è segretario generale aggiunto all’Eliseo, nel 2014 è ministro dell’Economia e nel 2017 è Presidente della Repubblica. Ad ogni tappa di questa ascesa al potere, la prima consigliera del delfino di Francia è lei: Brigitte. Nel 2015 lascia definitivamente l’insegnamento per dedicarsi a tempo pieno al progetto politico del marito. E’ la prima a credere al progetto di En Marche! e con la figlia Tiphaine è una delle menti ed organizzatrici del movimento.

Da Bercy (sede del Ministero dell’Economia a Parigi) all’Eliseo, Brigitte ha seguito ad ogni passo i movimenti del marito. Che, più di una volta, ha dichiarato: «Senza di lei non sarei quello che sono».