Il primo ministro britannico, David Cameron, con la moglie Samantha a Ibiza (Wenn.com)

C’è tempo e modo di prendersi una vacanza. Almeno stando ai quotidiani britannici, che non hanno gradito il lungo weekend che il Primo Ministro David Cameron si è concesso, con moglie e figli, nell’isola di Ibiza. La famiglia Cameron è volata via da Londra il 26 maggio, approfittando del Bank Holiday (festività che cade l’ultimo lunedì di maggio) per farsi un lungo weekend. Tempo poche ore e i giornali conservatori, Daily Mail e The Sun in testa, hanno cominciato a pubblicare le foto del primo ministro rilassato su una sedia a sdraio, o mentre prende un caffè con la moglie Samantha sul bagnasciuga.

«Bye bye Gran Bretagna», titola il Daily Mail, avvelenato. «Mentre il Paese vive il momento terroristico più grave dopo l’attacco del 7 luglio 2005, il premier se ne vola in vacanza con la famiglia», scrive il tabloid. «Capisco che il presidente lavori duro, ma dovrebbe almeno andare al funerale del giovane», commenta un lettore, riferendosi all’ufficiale ventenne ucciso sei giorni fa a Londra a colpi di machete. «Timing isn’t very good», scrive un altro. Tradotto: non è proprio il momento di prendersi una vacanza. E, dando un rapido sguardo oltre la Manica, i lettori del Daily Mail non hanno tutti i torti.

Il governo conservatore di Cameron non sta attraversando un momento molto felice. Da una parte c’è Londra, ancora scossa dall’attacco terroristico di una settimana fa, dall’altra la crisi di gabinetto, iniziata a metà maggio dopo le dichiarazioni di due ministri sul referendum sull’Unione Europea. A parlare sono stati Michael Gove, ministro dell’istruzione, e il segretario alla difesa Philip Hammond. «Se il referendum si tenesse oggi, sceglieremmo di uscire dall’Ue», la sintesi delle loro dichiarazioni raccolte dal Guardian. Parole che vanno contro la linea pro Europa dettata da David Cameron, ritenuto dai suoi concittadini il ministro più “eurofilo” dopo sir Edward Heath.

I Tories non hanno paura di lanciare un allarme al loro leader. David Ruffley avverte: «Cameron ha 12 mesi di tempo per dimostrare che ha lavorato bene, o perderà voti a favore di Nigel Farage», il leader dell’UKIP, il partito per l’indipendenza del Regno Unito che fa dell’antieuropeismo un suo cavallo di battaglia.

Chi difende invece Cameron, e il suo diritto alle vacanze, è la parlamentare tory Nadine Dorries. Con buona sorpresa di tutti, perché Dorries è solitamente molto critica rispetto al leader del suo partito. «È ridicolo criticarlo per una vacanza», ha detto, intervistata da Sky News. «Abbiamo internet, i cellulari. Penso che in realtà Cameron possa tornare a Londra da Ibiza più velocemente che se fosse stato in Cornovaglia».

Susanna Combusti