New York diventa il quindicesimo Stato americano a legalizzare la marijuana. I legislatori hanno trovato l’accordo sabato 27 marzo. Sarà consentita la vendita di erba a chi ha almeno 21 anni e chiunque potrà coltivarla in casa fino a sei piante per uso personale. Apriranno locali adibiti esclusivamente al consumo. L’utilizzo della marijuana a scopo medico, già lecito, passerà da 30 a 60 giorni di forniture. Tutti i reati per il possesso sotto le 3 once saranno cancellati e la disposizione è retroattiva: garantita l’amnistia per chiunque fosse stato condannato in passato.

Ci vuole tempo – La legge entrerà in vigore appena sarà approvata ma il mercato libero della cannabis non vedrà subito la luce. La legalizzazione prevede la creazione di una nuova agenzia di regolamentazione, l’Office of Cannabis Management, che dovrà concedere le licenze. Per la creazione della nuova agenzia serviranno dai 18 mesi ai due anni, motivo per cui la legge non diventerà effettiva immediatamente.

Giro d’affari – In ogni caso, l’intesa apre le porte ad un’industria che potrebbe portare solo benefici, economici e sociali. Le autorità stimano che il mercato della cannabis valga 4,6 miliardi di dollari all’anno nello Stato di New York, che saliranno a quasi 5,8 nel 2027. Sulle vendite verranno imposte tasse statali del 9% e locali del 4%. Il governatore di New York Andrew Cuomo prevede che lo Stato guadagnerà 350 milioni all’anno, e verranno creati tra i 30.000 e 60.000 posti di lavoro. Probabilmente la legalizzazione della cannabis toglierà un po’ di potere ai narcotrafficanti e consentirà di orientare le risorse verso altre emergenze: un 40% dei ricavi fiscali verrà investito nelle comunità in cui le droghe sono più diffuse, cioè quelle nere e ispaniche; un altro 40% andrà alle scuole pubbliche e il restante 20% ai programmi per prevenire la tossicodipendenza.

La mossa di Cuomo – I vantaggi di questa svolta sono anche politici. «Troppi newyorkesi sono stati ingiustamente penalizzati e arrestati per l’uso e la vendita di cannabis. Ora questo sta per finire. Firmerò la misura tramutandola in legge», ha annunciato in un tweet il governatore di New York Andrew Cuomo. Secondo alcuni, l’italoamericano, inizialmente contrario al provvedimento, ha cambiato idea per accaparrarsi il voto degli afroamericani. Si stima che il 60% degli elettori voglia decriminalizzare lo spinello e la percentuale sale oltre il 70% tra i suoi sostenitori neri. Una mossa, questa, utile a distrarre l’opinione pubblica dagli scandali sulle molestie sessuali e sulla gestione dei dati della mortalità per Covid che lo hanno coinvolto.