Inflazione alle stelle, aiuti umanitari insufficienti, carburante che scarseggia. Lontana dai riflettori continua la crisi economico-politica che dal 2015 ha colpito lo stato Venezuela di Nicolas Máduro e che oggi sembra ancora lontana dall’essere risolta.

La crisi petrolifera –  Centinaia di automobilisti che fanno code di chilometri davanti ai distributori di benzina per accaparrarsi il carburante. È questa la situazione del Venezuela dopo che a gennaio il governo degli Stati Uniti ha annunciato nuove sanzioni per destabilizzare il regime di Maduro. Nonostante il Paese detenga le riserve di greggio più grandi al mondo, scrive il Wall Street Journal, le sanzioni che hanno colpito in particolare il colosso statale Petróleos de Venezuela hanno paralizzato la capacità del Paese di acquistare additivi e importare combustibili dagli Stati Uniti, dove alle società è proibito fare affari con Caracas.

L’inflazione – Intanto l’iperinflazione ha raggiunto livelli senza precedenti, per far fronte alla quale il governo ha deciso di emettere nuove banconote da 10.000 (1,6 dollari), 20.000 (3,2 dollari) e 50.000 bolivar (8,1 dollari), in circolazione dallo scorso giovedì. I nuovi tagli, dichiara l’istituto di emissione, hanno l’obiettivo di «razionalizzare il sistema di pagamento e di facilitare le transazioni commerciali» nella nazione caraibica. Secondo il rapporto diffuso dalla Banca centrale del Venezuela, i primi dati ufficiali rilasciati negli ultimi quattro anni, l’inflazione nel corso del 2018 avrebbe raggiunto il valore del 130%. Un dato in contrasto con quello fornito dalla Commissione finanziaria dell’Assemblea Nazionale controllata dall’opposizione, che parla di un’inflazione dell’1,7 milioni%.

La crisi umanitaria – «Le donazioni sono l’ultima speranza per salvare vite» scrive El País, che registra come gli aiuti in entrata siano insufficienti ad assistere un Paese che vive in una situazione di tipo postbellico. Secondo Mark Lowcock, sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli affari umanitari, le persone bisognose di assistenza sono 7 milioni. Stando alla Ong internazionale Acaps, che monitora le crisi umanitarie nel mondo,14,9 milioni di persone, più della metà della popolazione venezuelana, per sopravvivere sarebbero costrette a lasciare il Paese. La Commissione speciale per il monitoraggio degli aiuti umanitari interna al Parlamento rileva come 6,9 milioni di cittadini non hanno accesso ai medicinali, mentre sarebbero a rischio 324.000 bambini sotto i cinque anni. Intanto Maduro ha accettato il sostegno umanitario della Croce Rossa, che ha lanciato un piano di cui dovrebbero beneficiare 650.000 persone.