Continua a salire la tensione alla frontiera tra Messico e Stati Uniti. Centinaia i migranti che hanno cercato di forzare il confine tra Tijuana e San Diego tra il 25 e il 26 novembre. Chiuso nella notte per tre ore e poi riaperto il varco di San Ysidro. Il numero complessivo della carovana dei migranti sale a 8.247.

Cosa è successo nella notte – Ieri, 25 novembre, si è scatenata la violenza quando un gruppo di migranti ha abbandonato una marcia pacifica e ha travolto i blocchi della polizia messicana a San Ysidro, raggiungendo il confine statunitense e tentando di colpire gli agenti con pietre e bottiglie. La polizia, secondo quando riportato da la Repubblica, avrebbe represso il tentativo con l’utilizzo di gas lacrimogeni. L’assalto è nato come reazione alle dichiarazioni del presidente statunitense Donald Trump sull’accordo che individua il Messico come “terzo Paese sicuro”, ossia il luogo in cui i richiedenti asilo dovrebbero rimanere in attesa dell’esame delle loro domande da parte delle autorità statunitensi. L’esistenza dell’intesa, però, è stata prontamente smentita dal futuro ministro dell’Interno Olga Sánchez Cordero.

Le dichiarazioni – Il ministro dell’Interno uscente Alfonso Navarrate ha invece reso noto che, nonostante la gravità del problema, non verranno dispiegate ulteriori forze militari al confine tra i due Stati in aggiunta agli agenti di pattuglia. Una volta completate le procedure di riconoscimento, sarà compito dell’Istituto nazionale delle migrazioni (Inm) prendersi carico delle operazioni di rimpatrio dei centroamericani che hanno provato a varcare il confine. L’istituto ha dichiarato di essere riuscito a contenere circa 500 migranti protagonisti dell’ultimo assalto alla frontiera, grazie alla collaborazione con le autorità della Baja California.

La carovana – Questo è l’ultimo episodio che vede protagonista la carovana di migranti, partita lo scorso 12 ottobre da San Pedro Sula, in Honduras, con un gruppo di 160 persone. Dopo una settimana, raggiunto il Messico, il gruppo contava più di 3000 caminantes. Le stime prevedono che si raggiungeranno i 10.000. per far fronte all’emergenza, Trump ha sospeso per 90 giorni il diritto d’asilo per tutti coloro che tentino di entrare illegalmente nel territorio e ha dispiegato circa 5800 militari in aggiunta agli uomini del Border Control.