La città più pericolosa al mondo è Colima, in Messico. Lo ha stabilito la classifica stilata ogni anno dall’organizzazione non governativa messicana Citizen council for Public security and Criminal justice. Il report dell’ong si basa sul tasso di omicidi e morti violente registrate nel 2022 nelle città con oltre 300mila abitanti. Esenti i territori coinvolti in guerre ancora in corso, come Siria e Iraq. A finire in classifica sono 50 città, la maggior parte situata in Messico, Brasile, Stati Uniti, Colombia, Sudafrica e Honduras.

Il podio – A occupare le prime tre posizioni della classifica sono tre città messicane: nell’ordine Colima, Zamora e Ciudad Obregon. Colima, situata nell’area sudorientale del Paese, detiene il record mondiale. Fino a circa dieci anni fa, era nella top ten delle città latinoamericane per qualità della vita secondo il Financial Times. Nel 2022 la città ha registrato 601 omicidi, con un tasso di 181,94 per 100mila abitanti. Il dato più alto, che supera perfino Tijuana, quinta classificata con 105 uccisioni sulla stessa scala di valori. Secondo il Mexico Daily Post, i fenomeni criminali hanno iniziato a dilagare dal 2018, anno in cui Andres Manuel Lopez Obrador è diventato presidente della Repubblica federale. Il Messico è il più citato nella classifica finale, con 17 città su 50 e il primato nelle prime sette posizioni. Secondo e terzo posto sono occupati da Zamora, con un dato percentuale di 177,73 e Ciudad de Obregon, con un tasso di omicidi pari a 138,23. Duro il commento del presidente dell’ong Ortega che ha realizzato la classifica, che ha fatto notare come «Per il sesto anno consecutivo una città messicana è la più violenta del mondo».

Gli altri – A dominare il resto dello studio è il Brasile, con dieci città classificate di cui nove nella parte nordorientale del Paese. Mossorò, nel Rio Grande do Norte è la prima città brasiliana per omicidi, con 63 morti violente ogni 300mila abitanti. Secondo lo studio, c’è una correlazione tra i metodi di contrasto alla criminalità e il livello di insicurezza. Secondo l’ong messicana che ha condotto il report, il Brasile sta migliorando in questo senso: «I paesi con politiche pubbliche non accomodanti per i criminali hanno fatto progressi. Il Brasile ha sempre meno città nella lista e con tassi più bassi». Tra le cause della criminalità: uso diffuso di armi, narcotraffico e prostituzione. A occupare le prime dieci posizioni sono anche gli Stati Uniti, con New Orleans ottava in classifica, l’unica città non messicana in top ten.