Ventuno immagini per ventuno giorni d’assenza. Con una coincidenza forse non del tutto casuale, il leader nordcoreano Kim Jong-un interrompe la lunga assenza dai media del regime che aveva alimentato le voci sulla sua presunta morte. È stato il quotidiano Rodong Sinmun a pubblicare le fotografie, insieme a un video dove Kim viene ritratto durante il taglio del nastro per l’inaugurazione di una fabbrica di fertilizzanti.  Al suo fianco anche la sorella Kim yo-jong, direttore del dipartimento per la propaganda, indicata nei giorni passati come possibile erede al comando della Corea del Nord.

Ipotesi e simboli – La presenza della donna, che ha consegnato personalmente le forbici da cerimonia al fratello, ha sollevato ulteriori illazioni sulla situazione del Paese asiatico: a quanto sembra, le voci su una possibile successione non hanno infastidito il leader e la sorella resta tra le figure di spicco del regime. Tra i commentatori, attenti anche al più piccolo indizio per indovinare la situazione di un regime che da sempre si ammanta di mistero, c’è stato anche chi ha ipotizzato un valore simbolico del nastro rosso che sembra unire fratello e sorella e potrebbe rappresentare il rispetto di una linea di sangue nell’eventualità di un passaggio di consegne. La celebrazione – svoltasi il primo maggio a Sunchon, 50 chilometri a nord della capitale Pyongyang – ha dato modo a esperti di tutto il mondo di aguzzare la vista in cerca di indizi che potessero spiegare il buio mediatico iniziato l’11 aprile. Le indiscrezioni sullo stato di salute di Kim erano iniziate il 15 aprile, dopo la sua assenza alle celebrazioni in memoria del nonno Kim Il-sung, il “Caro Leader” fondatore dello Stato.

Una delle 21 foto rilasciate dall’agenzia di stampa nazionale nordocoreana. Qui il leader Kim Jong-un è ritratto durante il taglio del nastro di una fabbrica di fertilizzanti a Sunchon, a nord di Pyongyang (Foto EPA/KCNA)

Una puntura sospetta – Le immagini mostrano un Kim Jong-un sorridente, privo di mascherina (a differenza degli impiegati dello stabilimento) e completamente autosufficiente. Tuttavia il sito statunitense NK News, analizzando i fotogrammi del video, ha scoperto una piccola macchia rossa all’interno del polso destro del leader. Secondo un medico americano, è plausibile che sia stata causata da una puntura all’arteria radiale. Un’iniezione quindi, che ha accreditato l’ipotesi di un intervento cardiaco. Nei giorni precedenti anche il Daily NK di Seoul, facendo riferimento ad alcuni disertori interni al regime nordcoreano, aveva parlato di una ricaduta post-operatoria dovuta all’eccessivo consumo di alcol e tabacco da parte di Kim Jong-un.

La gamba rigida e il golf cart – Nel video diffuso dalla stampa, il leader sembra muoversi a fatica, mantenendo la gamba sinistra rigida. Nelle parti più lunghe del filmato è stato ripreso mentre sedeva su una golf cart, piccola auto elettrica utilizzata sui green per coprire brevi distanze. La supposizione è stata smentita da un funzionario della Corea del Sud, che ha fatto sapere come «l’ufficio presidenziale ritiene falsa la lettura data dai media riguardo ad un intervento subito dal leader Kim Jong-un». Non è la prima volta che Kim Jong-un è costretto a muoversi con un mezzo di supporto: era già avvenuto nel 2014, quando era circolata la voce che si fosse ammalato di gotta. La versione ufficiale fornita da Pyongyang tuttavia parlò un’operazione alla caviglia senza specificarne le cause.

Il murales “scaramantico” – Il leader nordcoreano è tornato protagonista non solo in patria, ma anche sui muri di Roma, dove è stato ritratto a fianco di un’agenzia di pompe funebri. Il murales, firmata dallo street artist Laika, raffigura Kim Jong-un mentre esegue due gesti scaramantici. Lo stesso Laika – già noto per l’opera di denuncia contro l’abbandono di Patrick Zaki – ha commentato il disegno con le parole «io sono ancora qua…eh già», citando un famoso brano del nostrano Vasco Rossi.