Un carrarmato a Pyongyang

Secondo la Corea del Nord è “completamente nullo” il cessate-il-fuoco con la Corea del Sud, raggiunto 60 anni fa. Nel giorno in cui sono iniziate le esercitazioni degli Stati Uniti con la Corea del Sud, Pyongyang ha annunciato di essere “pronta a entrare in guerra con Seul”.

La situazione è sempre più tesa da quando l’Onu ha deciso l’inasprimento delle sanzioni a seguito del terzo test nucleare deciso dal governo nordcoreano. Il dirigente Kim Jong-Un ha designato una piccola isola sudcoreana, Bangnyong, vicino alla frontiera marittima tra il Sud e il Nord,   come primo obiettivo in caso di conflitto.

Gli Stati Uniti avvertono che “non resteranno a guardare”, mentre la Corea del Nord sviluppa missili armati di testata nucleare. A scatenare la ire del regime sono state proprio le manovre militare congiunte tra le truppe sudcoreane e statunitensi. L’11 marzo è stato il primo degli 11 giorni di simulazioni di guerra all’interno del programma che durerà due mesi e preparerà gli oltre 10.000 soldati, tra americani e sudcoreani, a combattere fianco a fianco se diventasse necessario.

Silvia Sciorilli Borrelli