Da lunedì 11 maggio parte la cosiddetta “fase 1” per metà della popolazione spagnola. Fase 1 e non fase 2 perché il governo spagnolo ha preparato un piano per la ripartenza in quattro tappe di cui la prima, la “fase 0”, è cominciata lunedì 4 maggio con il primo allentamento delle restrizioni che permetteva in alcune fasce orarie di tornare in strada per passeggiare e fare attività fisica. In città come Saragozza, Córdoba e Santiago de Compostela in questa fase 1 si può tornare a vedersi in gruppi di massimo dieci persone, riaprono i bar con tavoli all’aperto, i negozi e gli hotel. La misura è attiva nelle province con una situazione dei contagi da coronavirus ritenuta sotto controllo. Madrid, Barcellona e Valencia restano nella prima fase dell’allentamento dello stato di emergenza, perché i numeri del Covid-19 di queste e altre province sono ancora preoccupanti.

La mappa indica in che fase si trovano le province spagnole

Fase 1 – Durante la fase 1 gli spostamenti sono permessi all’interno della provincia o del distretto sanitario di residenza, rispettando le misure di sicurezza. Gli anziani e i bambini devono ancora rispettare le fasce orarie in vigore dal 4 maggio per fare passeggiate o attività fisica. Possono quindi uscire nelle ore del mattino o in serata. Ci si può spostare nelle seconde case, purché si trovino nello stesso territorio della residenza principale. È di nuovo possibile celebrare riti funebri, con un massimo di 15 partecipanti

Due persone in un bar appena riaperto a Ourense, in Galizia, appena passata alla “fase 1” (Foto Epa/Brais Lorenzo)

Ristorazione – Bar e ristoranti possono disporre tavoli all’aperto fino al 50 per cento della loro capacità originale, assicurando una distanza di due metri tra i tavoli, che possono ospitare un massimo di dieci persone. Nel rispetto delle dovute proporzioni, i comuni possono comunque concedere licenze più ampie. I proprietari devono provvedere alla pulizia e alla disinfezione di tavoli e sedute, devono mettere a disposizioni dei clienti gel disinfettanti e preferire i pagamenti con carte di credito. Riaprono anche gli hotel, che devono disinfettare gli oggetti usati dai clienti ogni due ore. I clienti, che possono usare le stanze ma non gli spazi comuni, devono essere informati delle restrizioni e delle norme igieniche con cartelli multilingue.

Fase 2 – Perché le province e i distretti possano avanzare alla fase successiva di allentamento delle restrizioni si dovrà tenere conto di vari indicatori sanitari sull’andamento dell’epidemia: numeri dei contagi in via di riduzione, sostenibilità della situazione ospedaliera e un’adeguata capacità di test sulla popolazione. La fase 2 dovrebbe iniziare il 25 maggio, con la riapertura degli spazi interni di bar e ristoranti, cinema e teatri a capienza ridotta. Le chiese potranno ospitare fedeli al 50 per cento della loro capacità.

Contagi – Lunedì 11 maggio in Spagna si sono registrati 373 nuovi contagi e 123 decessi da coronavirus, in diminuzione per il secondo giorno consecutivo dopo le 143 vittime di domenica. È la cifra più bassa rilevata dal 18 marzo, per un totale di 26.744 morti dovute all’epidemia. I casi totali 227.436, secondo quanto rilevato dal ministero della Salute spagnolo.