California in stato di calamità. Con l’approvazione di Donald Trump, il Golden State è il terzo Stato americano a ufficializzare l’emergenza coronavirus dopo New York e Washington. In tutti gli Stati Uniti, secondo i numeri della Johns Hopkins University di Baltimora, i tamponi positivi sono oltre 35mila con già più di 450 morti. Tra i contagiati anche Harvey Weinstein, l’ex produttore cinematografico ora in carcere per violenza sessuale. Secondo le autorità carcerarie dello Stato di New York, avrebbe preso il virus prima di entrare in prigione. La Casa Bianca intanto annuncia misure straordinarie contro la crisi economica: 4mila miliardi di dollari per garantire liquidità alle imprese e 3mila dollari in media per ogni famiglia.

4mila miliardi – Il ministro del Tesoro Steve Mnuchin ha annunciato che l’amministrazione Trump ha pronto un piano da 4mila miliardi di dollari (pari a due volte il debito pubblico italiano) per aiutare l’economia messa in crisi dal virus. Nelle misure in discussione al Congresso sono compresi aiuti diretti di 3.000 dollari a famiglia, prestiti agevolati per le piccole e medie imprese e aiuti alle grandi industrie più colpite, come le compagnie aeree. La speaker della Camera Nancy Pelosi però ha annunciato che anche i democratici hanno una loro proposta contro la crisi, che verrà presentata  il prima possibile. Il loro piano, le ha fatto eco il capogruppo al Senato Chuck Schumer, mette al centro gli aiuti ai lavoratori anziché alle imprese. Lo scontro tra i due principali partiti americani rischia di rallentare l’avvio di un piano federale, considerato anche che le due ali del congresso hanno maggioranze diverse, con la Camera in mano ai democratici e il Senato a risicata maggioranza repubblicana.

New Yok ferma – Il centro dell’epidemia statunitense è New York: ben ottomila casi nella Grande mela, altrettanti nel resto dello Stato. Il governatore democratico Andrew Cuomo ha già messo lo Stato in lockdown, ordinando ai cittadini di non uscire di casa e la sospensione di tutte le attività non essenziali. Provvedimenti simili a quanto fatto da California, Texas e Illinois. Cuomo ha poi sollecitato il presidente Trump a usare una legge risalente alla guerra di Corea per imporre alle aziende di produrre materiale strategico, in questo caso medico. Si è poi scagliato contro quegli abitanti che persistono nelle attività sociali di gruppo: «È un errore, un comportamento arrogante, irrispettoso e autodistruttivo», in quella che il sindaco di New York City Bill de Blasio ha definito «la crisi più grande dalla Grande depressione del 1929». Intanto il coronavirus è arrivato anche al Congresso: il repubblicano Rand Paul è il primo senatore americano positivo, anche se ha assicurato di non avere sintomi.

Italia chiede aiuto al Pentagono – Secondo quanto riferisce la Cnn, Giuseppe Conte avrebbe chiesto aiuto direttamente al capo della Difesa statunitense Mark Esper. Il governo italiano avrebbe chiesto mascherine e respiratori, nonché di mobilitare il personale medico e gli ospedali da campo delle basi presenti nella penisola. Il Pentagono ha già messo a disposizione questi aiuti per gli ospedali civili negli Usa, e ha attivato unità di ingegneri per costruire rapidamente ospedali da campo.