Era stata tra i primi Paesi europei a riaprire. Ma lunedì 11 maggio la Germania si è ritrovata con un indice di contagio risalito all’1,3 e 24 morti in 24 ore. Se la Francia al primo giorno di fase due affronta il problema dei metro affollati, la Gran Bretagna decide di prolungare il lockdown fino al 1 giugno. Intanto però Londra e Parigi si sono messi d’accordo: niente quarantena per i viaggiatori tra i due Paesi. Mentre negli Usa, dove con 776 decessi si registra l’incremento più basso da marzo, anche il virologo Anthony Fauci, il volto più noto della task force della Casa Bianca contro il coronavirus, si mette in quarantena. In Cina, nella Wuhan riaperta, spuntano i primi positivi “casalinghi”, ossia non rientrati dall’estero. È la fase due nel mondo, tra scatti in avanti e frenate.

La Francia riparte dalle scuole – «Grazie a te, il virus si è ritirato. Ma è ancora lì. SALVA VITE RESTA PRUDENTE», ha twittato il presidente francese Emmanuel Macron la sera del 10 maggio, poche ore prima della scadenza del lockdown.  Dopo 55 giorni la Francia ha riaperto lunedì 11 maggio con l’obbligo di indossare le mascherine per contenere il contagio. Le persone possono uscire di casa, tornare a lavorare e allontanarsi fino a 100 chilometri senza dover mostrare alcuna certificazione. Alle 6 in punto, la metropolitana parigina e i treni pendolari sono già quasi pieni, mentre gli altoparlanti chiedono di tenere «un metro di distanza». Complice la ripresa della maggior parte delle attività lavorative, dei negozi e delle scuole. Quasi l’86 per cento delle 50.500 scuole francesi apriranno per accogliere 130mila docenti e più di 1,5 milioni di alunni di elementari e materne, su un totale di 6,7 milioni. Ma dopo le lamentele di genitori e sindaci che temono per l’effettivo rispetto delle misure anti contagio, è stato deciso che il rientro sarà volontario e anche i comuni avranno voce in capitolo. Quanto alle medie, nelle zone verdi a basso rischio di contagio se ne riparlerà il 18 maggio, mentre la chiusura verrà prolungata nelle zone rosse. Stessa cosa per i licei, i bar e i ristoranti: dove la situazione è tranquilla a inizio giugno si ragionerà se farli ripartire.

Angela Merkel

Germania, risale il contagio – Perché l’epidemia sia considerata sotto controllo l’indice Ro deve rimanere sotto l’1. Secondo gli ultimi dati ufficiali diffusi dall’Istituto Koch in Germania l’indice Ro – che misura la capacità di contagio – è salito a 1,3, ciò vuol dire che una persona positiva al Covid 19 ne contagia in media 1,3. Mentre mercoledì 6 maggio, pochi giorni dopo l’allentamento del lockdown, si era assestato allo 0,65, portando la cancelliera Angela Merkel ad affermare che il Paese si era ormai lasciato alle spalle la ‘fase uno’. Da qui anche il via libera per la riapertura della Bundesliga, il campionato di calcio tedesco, prevista per il 15 maggio. L’indice, però secondo gli esperti, presenterebbe un certo intervallo di fluttuazione e quello che conta è la tendenza a lungo termine. In almeno cinque località si è sfondato il tetto delle 50 nuove infezioni per 100 mila abitanti, superando un altro limite posto dal governo federale d’intesa con i Lander. Risale il contagio e con lui le tensioni. Durante una manifestazione di protesta a Berlino contro le restrizioni imposte dal governo, la polizia tedesca ha arrestato 30 persone che non rispettavano le regole sul distanziamento sociale. Altri manifestanti sono scesi in piazza anche a Stoccarda, Monaco e Francoforte.

Boris Johnson

La Gran Bretagna frena sulla fase due – «Questo semplicemente non è il momento di mettere fine al lockdown». Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson in un discorso alla nazione, sottolineando che si stanno prendendo «i primi provvedimenti per modificare le misure di contenimento e iniziare a muoverci verso il livello 3» di allerta (ora il livello è 4) per l’emergenza coronavirus. Johnson ha poi sottolineato che tutti avranno un ruolo da giocare nel tenere il fattore R (l’indice di contagio) basso, restando attenti e seguendo le regole. Dal primo giugno potrebbero riaprire le scuole primarie e i negozi, da luglio caffè e ristoranti, mentre già da mercoledì saranno consentite alcune attività all’aperto. Per prevenire nuove infezioni verrà imposta la quarantena alle persone provenienti dall’estero. A tutti tranne che ai viaggiatori francesi nel Regno Unito e ai britannici in Francia, hanno annunciato Johnson e il presidente francese Emmanuel Macron in un comunicato congiunto.

La Sud Corea richiude bar e locali – Dopo una settimana a contagi zero, sono 34 i nuovi casi di coronavirus, il dato più elevato da un mese a questa parte in Corea del Sud. Il focolaio è riconducibile ad un 29enne che il weekend del primo maggio aveva frequentato alcuni locali notturni di Itaewon, il quartiere della movida di Seul. Le autorità della capitale dicono di avere un elenco di circa 1.500 persone che sono state in quei club e che quindi verranno sottoposte ad analisi e a cui è stato chiesto di mettersi in isolamento per 14 giorni. Intanto, il sindaco della capitale sud coreana ha deciso di richiudere bar e ristoranti, mentre il presidente Moon Jae-in ha messo in guardia sulla possibilità di una seconda ondata epidemica: «Non è finita finché non è finita».

Cina, torna l’allarme –Le restrizioni a Shulan, città cinese del nord-est, sono passate dal livello medio a quello alto, dopo che giovedì 7 maggio l’intera Cina era stata considarata a basso rischio. Lunedì 11 maggio i nuovi casi registrati di coronavirus sono 17 in 24 oreè il numero più alto dal 28 aprile. Tra i nuovi casi, soltanto due sono stati importati da altri Paesi, mentre gli altri sono frutto di trasmissioni avvenute nella zona nordest della provincia di Jilin, nella città di Shulan. A Wuhan, la città cinese epicentro della pandemia di Covid-19, salgono a 5 i nuovi casi domestici e non importati di contagio. Sono i primi dal quattro aprile scorso, come ha reso noto la Commissione Sanità della città e riporta la Cnn online. Mentre i nuovi casi di pazienti asintomatici sono invece 20, altro dato molto alto rispetto alle ultime settimane. Per ora, secondo le autorità cinesi, però, non risulterebbero altre morti per Covid-19.

Anthony Fauci

Usa, Fauci in quarantena Domenica 10 maggio, negli Stati Uniti, sono morte 776 persone per coronavirus, l’incremento più basso da marzo. Questo il bilancio dopo le prime riaperture molto variegate da Stato a Stato: in genere gli ultimi a chiudere sono stati i primi a riaprire, anche senza rispettare i criteri minimi fissati a livello federale (almeno due settimane di decremento dei nuovi casi). Tra questi la Georgia, che dopo due settimane di lockdown, a fine aprile ha riaperto tutto, inclusi parrucchieri, tattoo shop e bowling. Stessa cosa anche in Tennessee, Texas, Oklahoma e Alabama. La maggioranza degli Stati riapre, mentre il virologo Anthony Fauci, il volto più noto della task force della Casa Bianca contro il coronavirus, comincia un periodo di isolamento di 14 giorni dopo un contatto “a basso rischio” (cioè non ravvicinato) con Katie Miller, un membro dello staff della Casa Bianca risultato positivo al test. Salgono così a tre, oltre a Fauci, gli esperti sanitari della task force in autoquarantena: Robert Redfield, il direttore dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), e Stephen Hahn, capo della Food and Drug Administration (Fda). È giallo invece sul vicepresidente americano Mike Pence. Alcuni media avevano riportato che Pence fosse in autoisolamento, citando fonti dell’amministrazione Usa. Ma il portavoce del vice di Trump ha smentito, affermando che Pence continuerà a lavorare dalla Casa Bianca.