Lo shopping nella Tauentzienstrasse di Berlino, il 12 dicembre 2020. ANSA/ HAYOUNG JEON

Scuole e negozi chiusi, no agli alcolici in pubblico e festeggiamenti ristretti. La Germania torna in Lockdown totale. «Mi dispiace dal profondo del mio cuore, ma se il prezzo che dobbiamo pagare è avere 590 morti al giorno, allora non è accettabile».  Angela Merkel si era rivolta così al Bundestag il 9 dicembre, con la voce rotta e gli occhi lucidi, annunciando che avrebbe chiesto ai ministri e ai lander di irrigidire le misure di contenimento dell’epidemia da coronavirus in vista delle festività natalizie. La decisione è stata ratificata nella giornata di ieri, 13 dicembre: sarà in vigore dal 16 dicembre al 10 gennaio.

Fallisce il “lockdown light” – Cinque giorni consecutivi con più di 20.000 nuove positività, oltre 3.000 morti solo la scorsa settimana, 169 contagi ogni 100.000 persone. Mai, in Germania, c’erano stati dati così preoccupanti dall’inizio dell’epidemia. Numeri inequivocabili che hanno costretto il Governo a dichiarare il fallimento del semi-lockdown disposto all’inizio di novembre e disporre nuove misure restrittive. Una decisione condivisa da tutti gli attori politici, deliberata dopo una riunione lampo durata meno di un’ora. Chiuderanno le scuole e i negozi al dettaglio, salvo gli alimentari, le farmacie e gli altri che vendono prodotti essenziali. Natale e Capodanno non potranno essere celebrati in più di cinque persone e sarà vietata la vendita dei fuochi di artificio. Stretta anche sul consumo di alcolici in pubblico: non ci sarà spazio per i tradizionali brindisi a base di vin brulè. Restano salve le funzioni religiose, ma dovranno essere rispettate le norme igieniche e sarà vietato cantare. Alla riunione con la cancelliera era presente anche il ministro dell’Economia Olaf Scholz, che ha promesso aiuti finanziari a persone e attività economiche che subiranno l’effetto negativo delle nuove restrizioni, rese ancora più pesanti dal fatto che siano state disposte proprio nel periodo in cui di solito il volume di affari è più alto per i negozi al dettaglio. Sono stati annunciati investimenti da 11 miliardi di euro di più al mese.

Appello ai tedeschi – Ha commentato la decisione anche il presidente della Repubblica, Franz-Walter Steinmeier, in una conferenza stampa tenutasi questa mattina a Berlino. Il capo di Stato ha sottolineato il forte rischio che la situazione dei contagi «finisca fuori controllo» e che «il sistema sanitario collassi», segno che le misure decise a novembre non sono state sufficienti ad arginare l’avanzata del virus. Steinmeier ha fatto appello anche al senso di responsabilità dei tedeschi: «Ciascuno deve pensare come può proteggere gli altri, e in particolare i più deboli». Parole che ricalcano parzialmente quelle che Angela Merkel aveva rivolto alla popolazione lo scorso 17 ottobre in un videomessaggio ma che, dati alla mano, non sembrano essere bastate.

La reazione in Italia – L’imposizione delle nuove misure restrittive in Germania ha avuto i suoi effetti anche sul dibattito italiano sul contenimento dell’epidemia durante le feste. A poche ore dall’annuncio della cancelliera, il commissario europeo per l’Economia ed ex presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni, si esprimeva così su Twitter:

E ora anche il Governo italiano sta pensando di irrigidire le misure di contenimento, non solo alla luce della situazione tedesca ma anche dopo aver visto gli assembramenti per lo shopping natalizio nelle grandi città al primo giorno di zona gialla. Si fa largo l’ipotesi di estendere a tutto il Paese la zona rossa o arancione per i giorni di Natale e Capodanno, nonché per i giorni prefestivi.