La primavera metereologica è iniziata solo domenica, ma lo spring break a Miami è esploso già dalle prime ore del fine settimana. Nella sera di venerdì 19 marzo South Beach è stata presa d’assalto da una folla di vacanzieri festanti tanto numerosa che le autorità sono state costrette a correre ai ripari, emanando nel pomeriggio di sabato 20 un’ordinanza straordinaria per imporre il coprifuoco nelle zone della movida.

Il provvedimento – Chiusi dalle 20:00 alle 6:00 del mattino locali e ristoranti di tutte le strade comprese tra la quinta e la sedicesima, vietato l’accesso ai non residenti alle vie simbolo degli eccessi primaverili della Florida, con agenti in tenuta antisommossa a limitare gli ingressi alle celebri Ocean Drive, Collins Avenue, Espanola Way e Washington Avenue. Il provvedimento resterà in vigore fino a lunedì 22 e sarà poi applicato dal giovedì alla domenica delle prossime settimane almeno fino a fine aprile.

L’epidemia in Florida – la decisione è stata difesa dal sindaco della città Dan Gelber. Il primo cittadino ha esternato la sua preoccupazione per gli assembramenti legati allo Spring Break, ricordando la gravità della situazione epidemiologica nello Stato, tutt’altro che fuori dall’ultima ondata pandemica. Sono 32mila le vittime in Florida dall’anno scorso, nello Stato la variante inglese B.1.1.7 circola in maniera massiccia e secondo i dati della John Hopkins University si registra ancora una media di mille contagi al giorno nella sola città di Miami.

La rivolta della movida – Nonostante la legittimità del provvedimento – lo stesso Anthony Fauci ha invitato tutti i cittadini americani a non abbassare la guardia. Ma non sono mancate le polemiche sulla scelta di inviare le forze dell’ordine in tenuta antisommossa sulle strade della movida a poche ore dall’annuncio del coprifuoco. Al rifiuto pacifico di sgomberare, la polizia ha risposto utilizzando dissuasori acustici e spray al peperoncino. Sono numerosi i video in rete che documentano il caos. Il bilancio della serata è di oltre mille arresti, più della metà di persone provenienti da altri Stati.

La reazione della comunità afroamericana – Critici con l’operato delle forze dell’ordine, i leader dei movimenti afroamericani che hanno denunciato come i giovani neri siano stati il bersaglio principale delle repressioni violente: «Si tratta degli stessi ragazzi che in queste ore fanno festa a South Padre Island, con l’unica differenza che loro hanno la fortuna di essere bianchi», ha dichiarato al New York Times Stephen Hunter Johnson, presidente del Dade’s Black Affairs Advisory Board di Miami, riferendosi alla popolare destinazione per il break di primavera del Texas, dove da poco sono state allentate le misure igienico sanitarie proprio per attrarre i turisti nelle località balneari del golfo.