Dalle congratulazioni di Ursula von der Leyen al sostegno di Viktor Orban e di molti esponenti della destra europea, nella mattinata del 6 novembre sono arrivate le prime reazioni internazionali alla vittoria di Donald Trump, candidato repubblicano alle elezioni presidenziali statunitensi.

Unione Europea – Si è espressa la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in un post su X: «Mi congratulo vivamente con Donald J. Trump. L’Ue e gli Stati Uniti sono più che semplici alleati. Siamo legati da un vero partenariato tra i nostri popoli, che unisce 800 milioni di cittadini. Lavoriamo quindi insieme a un’agenda transatlantica forte che continui a dare risultati per loro».

Germania – Commenti positivi da parte della destra in Germania, dove la co-presidente dell’Alternative für Deutschland Alice Weidel ha commentato il risultato elettorale su X: «Non è stata la Hollywood “woke” a decidere queste elezioni, ma il popolo americano. Auguro al nuovo presidente buona fortuna e la benedizione di Dio. Anche il cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz ha fatto i complimenti a Trump per la vittoria con un post su X: « Mi congratulo con Donald Trump per la sua elezione a Presidente degli Stati Uniti. Da molto tempo la Germania e gli Stati Uniti collaborano con successo per promuovere la prosperità e la libertà su entrambe le sponde dell’Atlantico. Continueremo a farlo per il benessere dei nostri cittadini.» Inoltre, alle 12:15 di oggi farà uno statement, approfondendo quanto detto su X.

Francia – Il capo dell’Eliseo Emmanuel Macron ha fatto le sue congratulazioni a Donald Trump, anche lui su X, facendo riferimento al vecchio mandato e con uno sguardo al futuro: «Congratulazioni al presidente Donald Trump. Pronto a lavorare insieme come abbiamo saputo fare per quattro anni. Con le vostre convinzioni e le mie. Con rispetto e ambizione. Per più pace e prosperità.»

Russia – Reazioni anche dalla Russia, dove il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev ha commentato i risultati focalizzandosi sulla guerra in Ucraina. Su Telegram si è espresso così: «Donald Trump ha una qualità che ci è utile: essendo un uomo d’affari fino al midollo è mortalmente avverso a spendere soldi per vari tirapiedi e accoliti, per alleati idioti… La domanda è quanto Trump sarà costretto a dare per la guerra in Ucraina.»

Ucraina – Chiaramente opposta la visione ucraina, dove il premier Volodymyr Zelensky su X ha scritto un lungo post di apprezzamento: «Ricordo il nostro bell’incontro con il presidente Trump a settembre, quando abbiamo parlato nei dettagli del partenariato strategico tra Ucraina e Stati Uniti, del piano per la vittoria e dei modi per porre fine all’aggressione russa contro l’Ucraina. Apprezzo l’impegno del presidente Trump per l’approccio “pace attraverso la forza” negli affari globali. Questo è esattamente il principio che può nei fatti avvicinare la pace giusta in Ucraina. Spero lo metteremo in pratica insieme.»

Ungheria – Uno dei primi ad aver espresso soddisfazione per la nomina è stato il primo ministro ungherese Viktor Orban. In un post su Facebook che lo ritrae davanti ad uno schermo che mostra il conteggio dei voti, Orban scrive: «Buongiorno Ungheria! Sulla strada verso una grande vittoria».

Israele – Qui le congratulazioni arrivano dal Likud, partito del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Il ministro dell’Istruzione Yoav Kirsch scrive in inglese su X «Bentornato Mr. President!!», seguito dal ministro della Cultura Miki Zohar che sentenzia: «Guardiamo già ai prossimi quattro anni».

Cina – Il primo paese dei Brics a commentare il risultato è la Cina. Da Pechino la ministra degli esteri Mao Ning ha auspicato una coesistenza pacifica con gli Stati Uniti: «La nostra politica nei confronti degli Stati Uniti è coerente e continueremo a vedere e gestire le relazioni in conformità con i principi di rispetto reciproco, coesistenza pacifica e cooperazione win-win».