datagateIl Grande Fratello va disciplinato e ridimensionato. Lo dicono gli esperti chiamati da Barack Obama a suggerire idee e soluzioni sull’affare Datagate e che hanno fatto arrivare sulla scrivania del presidente degli Stati Uniti d’America 46 raccomandazioni. 46 come i milioni di telefonate spiate in un mese in Italia dall’NSA, l’agenzia di intelligence americana al centro dello scandalo rivelato dalla “gola profonda” Edward Snowden. Tener conto del rapporto sarà una delle sfide che l’amministrazione di Obama dovrà affrontare nei primi mesi del 2014 per far fronte al problema che più di tutti sta minando la credibilità internazionale.del governo americano.

“Libertà e sicurezza in un mondo che cambia” si chiama il rapporto dei 5 “saggi” scelti dal presidente: Richard A. Clarke, un ufficiale di lungo corso che si occupa di terrorismo; Michael J. Morell, ex capo della Cia; Goffrey R. Stone dell’American Civil Liberties Union, associazione non governativa che si occupa dei diritti civili; l’avvocato Cass R. Sustein; l’esperto di privacy Peter Swire.

Modificare la sezione 215 del Patrioct Act, è la prima raccomandazione dei saggi. Cioè riformare quella legge federale introdotta nel 2001 dopo la tragedia delle torri gemelle da George W. Bush e che rafforzava proprio il potere delle agenzie di Intelligence come Nsa, Cia e Fbi. Un provvedimento che è da sempre al centro del dibattito pubblico per le critiche sulla diminuzione dei diritti dei cittadini, la violazione della privacy, la diminuzione della libertà di espressione.

Secondo il team di esperti, poi, le telefonate registrate non dovrebbero essere collezionate negli archivi dell’Nsa, ma cancellate in breve tempo. E per questo i meta dati, cioè le informazioni che servono a tracciare telefonate e mail, dovrebbero rimanere nelle banche dati delle compagnie telefoniche ed essere fornite alle agenzie di intelligence solo dopo l’autorizzazione di un magistrato.

Nel rapporto di circa 300 pagine consegnato al presidente Obama, gli esperti consigliano anche un maggiore rigore per quanto riguarda le intercettazioni dei leader stranieri e raccomandano di soppesare i loro pro e contro. In altre parole i saggi chiedono di valutare se valga la pena di spiare la cancelliera tedesca Angela Merkel col rischio di provocare gravi incidenti diplomatici.

Enrico Tata