«Non ci posso credere, sono disperato». Così il padre di Emiliano Sala ha commentato il ritrovamento di ieri, nelle acque del canale della Manica, dell’aereo su cui viaggiava suo figlio, il calciatore italo-argentino Emiliano Sala, scomparso mentre volava da Nantes a Cardiff lo scorso 21 gennaio. Un trasferimento che doveva essere breve e in condizione meteorologiche perfette, finché il Piper Malibu è scomparso dai radar.

La scomparsa – A bordo dell’aereo ci sono il pilota David Ibbotson e quattro passeggeri, tra cui l’attaccante italo-argentino diretto a Cardiff per giocare in Premier League. Un breve trasferimento in condizioni normali. Ma improvvisamente qualcosa va storto e l’aereo non arriva mai a destinazione. Nella notte, la torre di controllo di Jersey, che segue il volo, segnala che il Piper è scomparso dai radar 20 chilometri a nord dell’isola di Guernesey. Le ricerche delle autorità britanniche cominciano subito e per tre giorni non si fermano. Poi la decisione di sospenderle presa dalla capitaneria di porto dell’isola, secondo cui «dopo aver perlustrato con unità marine e con aerei una superficie di 1.700 miglia nautiche senza trovare nulla, si sono esaurite le speranze che vi possano essere superstiti».

L’ultimo messaggio di Sala – Durante le prime ricerche, dall’Argentina, viene diffusa l’ultima comunicazione inviata da Sala alla famiglia. È stanco, sbadiglia, dalle sue parole si capisce che le cose a bordo si stanno mettendo male: «Sono stanco morto. Sono stato a Nantes per fare mille cose, non finivo più. Ora sono sull’aereo che tra un po’ cade a pezzi. Sto andando a Cardiff, domani pomeriggio iniziamo ad allenarci. Vediamo cosa succederà. Se tra un’ora e mezza non avrai mie novità, non so se manderanno qualcuno a cercarmi, non credo mi troveranno mai. Mamma mia che paura!».

La mobilitazione dei calciatori britannici e il ritrovamento – Senza più sostegno da parte dei governi francese e britannico che hanno deciso di interrompere le ricerche, la famiglia di Sala non si arrende e, grazie anche all’aiuto di calciatori britannici e di amici, riesce a raccogliere 420.000 euro, quanto serve per stipulare un contratto con Mearns, il famoso ‘cacciatore’ di relitti marini nei più svariati abissi del pianeta. Ieri perlustrando una superficie marina di quattro miglia nautiche, le più probabili come centro dell’incidente, Mearns, a bordo della nave FPV Morven, e in coordinamento con una unità della Marina britannica, nel giro di quattro ore ha localizzato il Piper Malibu inabissatosi nel canale della Manica. Ora  le operazioni sono subito passate alla nave ‘Geo Ocean III’ che dispone di un minisommergibile con cui cercherà di raggiungere ciò che resta del velivolo. Nessuna traccia per ora dei corpi di Sala, Ibbotson e degli altri tre passeggeri.

Chi è Emiliano Sala – Argentino, classe 1990, comincia la sua carriera calcistica come centro avanti in Francia. È stato allenato da Ranieri nell’esperienza in Ligue 1 al Nantes del tecnico italiano. Quest’anno ha segnato 12 gol in 19 partite nel campionato francese e il Cardiff City ha deciso di portarlo in Premier League pagando 17 milioni di euro, un record per la società. Il 19 gennaio 2019 Sala ha firmato un contratto fino al 2022 con i gallesi.