I primi italiani sono stati ritrovati. E stanno bene. È questa la rassicurazione del viceministro degli Esteri Marta Dassù, intervenuta a “Radio Anch’io”, la trasmissione di Radio Uno. La viceministro ha annunciato che tre dei connazionali dispersi nella zona colpita dal violentissimo tifone sono stati raggiunti dalla nostra ambasciata nelle Filippine. La mattina di martedì 12 novembre, ne restavano da trovare ancora nove.
“Stiamo facendo di tutto con l’ambasciata a Manila, con l’unità di crisi in Italia, ma c’è un problema di comunicazioni con quelle zone”. Questo perché, spiega Dassù, l’unico modo che ha la Farnesina di restare in contatto con gli italiani all’estero è legato all’iscrizione all’Aire, cioè il servizio anagrafico che registra i nostri connazionali residenti all’Estero.
La situazione nelle Filippine resta critica e il bilancio provvisorio dei danni è drammatico. Il tifone Haiyan, che si sta muovendo verso nord con intensità minore, ha provocato 12 mila tra vittime e dispersi e circa 660 mila sfollati.
Gli aiuti umanitari stanno arrivando da tutto il mondo: 8 milioni dall’Australia, 7 dalla Gran Bretagna, 3 dall’Unione Europea, per citare solo i Paesi più generosi. Ma si sta muovendo anche l’Italia: “Ieri abbiamo lavorato a un pacchetto iniziale di sostegno stimato per ora a circa un milione di Euro”, spiega ancora il viceministro Dassù. Il pacchetto include anche un contributo di 300 mila euro al programma alimentare mondiale, che si occupa di aiuti militari di emergenza.
Enrico Tata