Non deve esser facile esser sposati con una regina. Filippo di Edimburgo lo è da 70 anni, da quando nel novembre del 1947 si unì a Elisabetta di Windsor, divenuta cinque anni più tardi Elisabetta II, regina del Regno Unito. Prossimo a compiere 96 anni, Filippo ha annunciato che non presenzierà più a eventi pubblici per proteggere la sua salute. Con il sostegno della Corona, cioè di sua moglie.

Filippo è nato il 10 giugno 1921 a Corfù, nella famiglia reale greca. L’anno successivo la monarchia ellenica è costretta all’esilio dalla giunta militare instaurata nel paese dopo la sconfitta contro l’esercito turco. Gli ex reali qualche anno in Francia per poi trasferirsi in Gran Bretagna. Filippo conobbe Elisabetta, sua cugina di terzo grado, nel 1939. I due instaurarono un rapporto epistolare, che Filippo mantenne negli anni in cui prestava servizio in marina. Fu nel 1946 che decise di chiedere a re Giorgio VI la mano di sua figlia Elisabetta. E il re accettò.

Prima di sposarsi però, Filippo doveva prendere alcune decisioni importanti: rinunciare ai titoli reali greci e danesi, rinunciare alle sue pretese sul trono greco, convertirsi alla chiesa anglicana, essere naturalizzato come cittadino britannico. Così fece, e si sposarono nel 1947. Nel 1952 fu Filippo ad annunciare a Elisabetta che suo padre, re Giorgio VI, era appena morto. I due si trovavano in Kenya, durante una visita ufficiale. Elisabetta successe al padre il 6 febbraio 1952 e fu incoronata l’anno successivo.

Filippo ha spesso stupito il pubblico britannico (e mondiale) con le sue esternazioi, tanto auto-ironiche quanto fuori luogo. Tanto da scatenare l’attenzione dei media a ogni uscita pubblica, nella speranza che il duca di Edimburgo si lasciasse andare a una delle sue gaffes. Come quando chiese a Cate Blanchett di riparargli il lettore dvd o domandò a un istruttore di guida scozzese come facesse a tenere gli allievi lontani dall’alcol per il tempo necessario perché superassero il test di guida. La frase più celebre fu forse rilasciata durante un’intervista: «Se un uomo apre la portiera dell’auto alla moglie o è nuova l’auto o è nuova la moglie».

Ma la sua storia coniugale racconta anche di un uomo capace di calarsi nel ruolo, non facile, di consorte di una regina. Ha messo da parte una carriera militare brillante per aiutare la moglie nei suoi obblighi di sovrano, accompagnandola a decine di migliaia gli eventi e cerimonie. Si è dedicato al rapporto tra uomo e ambiente, diventando presidente del Wwf prima per il Regno Unito, poi presidente internazionale nel 1986 e presidente emerito dieci anni dopo.

Negli ultimi dieci anni ha dovuto ridurre i suoi impegni di rappresentanza a fianco della moglie: dal 2007 sono stati resi pubblici i suoi problemi cardiaci, di cui soffriva da quindici anni, i quali non gli impedivano però di partecipare a oltre 300 eventi pubblici all’anno. Da allora sono diminuite le apparizioni, fino all’annuncio di oggi che lo esonera dalle sue responsabilità come consorte della regina. In attesa di festeggiare il suo novantaseiesimo compleanno tra poco più di un mese.