Autore: DmytryiOzhhikhiin
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Un anonimo consigliere delle forze armate ucraine avrebbe rivelato al Financial Times che «la Russia lancerà una nuova offensiva entro dieci giorni». Secondo il FT, Kiev «avrebbe ricevuto dati di intelligence molto affidabili» sulle intenzioni di Mosca. Il giornale definisce l’occupazione dell’intero Donbass come l’obiettivo principale dei russi. L’offensiva di Putin, dopo il tentativo di espugnare Bakhmut,  potrebbe iniziare nelle aree delle città di Kreminna e Lyman, dove Mosca ha concentrato un gran numero di forze per diverse settimane. Nel frattempo è atteso in questi giorni a Mosca l’incontro con Rafael Grossi, il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea): sul tavolo la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia.

Lo scontro a Bakhmut – La città di Bakhmut, nella regione ucraina del Donetsk, è considerata una delle città simbolo della resistenza ucraina, vista l’alta concentrazione di uomini schierati a presidio di quel territorio. Questa fortezza si rivela sempre più dispendiosa ogni giorno in termini di vite di soldati ucraini. L’alto numero di militari sottratti alla difesa di altre zone del fronte ha permesso ai russi, grazie al dispiegamento di quasi trecentomila riservisti, di avanzare sfondando le linee nemiche. Bakhmut «è sempre più isolata», ha riportato il bollettino quotidiano dell’intelligence britannica: le due principali strade per i rifornimenti dei difensori (M03 e H32) sarebbero quasi in mano ai russi. Sempre secondo l’intelligence inglese, i combattenti della brigata Wagner avrebbero preso anche il controllo «di un percorso subordinato che collega Bakhmut alla città di Seversk». La città sembra ormai quasi totalmente accerchiata.

La precisazione – La reazione dell’Ucraina all’attacco russo nella zona di Bakhmut è stata dura e senza esclusione di colpi. Il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov ha tenuto a precisare, nel corso di una conferenza stampa, che non verranno utilizzate le armi a lungo raggio promesse dagli Stati Uniti per colpire il territorio russo: verranno prese di mira solo le unità di Mosca nel territorio ucraino occupato. Il ministro ha poi aggiunto che la riluttanza dell’Occidente all’invio di aerei da combattimento all’Ucraina «costerà più vite». Questa potrebbe essere una delle ultime dichiarazioni ufficiali di Reznikov dal momento che, come riferisce il giornale Ukrainska Pravda, sarà probabilmente sollevato dal suo incarico ministeriale la prossima settimana. A fine gennaio, infatti, il ministero della Difesa è stato coinvolto in uno scandalo per corruzione che ha portato a licenziare diversi alti funzionari.

L’incontro con l’Aiea – A Mosca è atteso in settimana l’incontro con Rafael Grossi, il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea). Ad annunciarlo è stato il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov. Con Grossi, ha sottolineato il ministro, citato dall’agenzia Ria Novosti, le autorità russe si aspettano di avere una conversazione approfondita per la creazione di una zona di sicurezza attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, ormai nelle mani dei russi.